Giovanni Calvino e la predestinazione
Giovanni Calvino rivoluzionò il protestantesimo con una teoria che faceva tremare i polsi: la predestinazione assoluta. Secondo Calvino, Dio ha già deciso dall'eternità chi si salverà e chi no, e noi non possiamo farci niente.
Questa dottrina ebbe conseguenze sociali enormi. I calvinisti trasformarono il lavoro in una missione religiosa, reinvestendo i guadagni per il bene della comunità. Max Weber sosteneva che questa mentalità fu alla base del successo del capitalismo moderno.
A Ginevra, Calvino creò una repubblica teocratica dove la religione dettava legge. Il Venerabile Concistoro controllava tutto: niente balli, carte o lussi di alcun tipo. Chi non si conformava rischiava grosso, come il medico Michele Serveto, mandato al rogo nel 1553.
Il calvinismo si diffuse ovunque: nei Paesi Bassi (chiese riformate), in Francia (Ugonotti), in Scozia con John Knox (presbiteriani), fino alle colonie americane.
Da ricordare: Il rigore morale calvinista non ammetteva compromessi - disciplina ferrea in cambio della speranza di essere tra gli eletti!