Da Mario a Silla: Le Prime Guerre Civili
Mario è il self-made man dell'antica Roma: partito dal nulla, diventa console per quattro anni consecutivi dopo aver sconfitto Giugurta e le tribù germaniche dei Teutoni e Cimbri. La sua vera rivoluzione è però militare.
La riforma dell'esercito di Mario cambia tutto: arruola anche nullatenenti, italici e provinciali, crea l'esercito di mestiere con stipendi fissi. È una mossa geniale che gli garantisce fedeltà assoluta, ma apre la strada ai generali che useranno l'esercito contro Roma stessa.
Quando scoppia la Guerra Sociale 91−88a.C., gli italici si ribellano per ottenere la cittadinanza. Roma è costretta a concederla, ma intanto emerge Silla, giovane luogotenente di Mario che conquista il favore del senato.
💡 Ricorda: La prima guerra civile 88−82a.C. tra Mario e Silla segna la fine della repubblica: da ora i generali useranno gli eserciti per conquistare il potere.
Silla vince e si proclama dittatore a tempo indeterminato, cosa mai vista prima. Le liste di proscrizione eliminano fisicamente gli avversari politici, mentre i veterani ricevono terre come premio. Dopo aver rafforzato il senato contro i tribuni, Silla si ritira nel 79 a.C., ma ormai il danno è fatto: Roma ha imparato che la forza può vincere sul diritto.