la crisi del trecento

Didascalia alternativa:

fu un declino demografico a causa della peste. un altro fattore che aggravò ancora di più le condizioni della popolazione fu la morte in grande quantità del bestiame. la crisi colpì anche l'artigianato, ne risentì anche la produzione tessile e la produzione edilizia, la mancanza di risorse e la riduzione della popolazione frenò l'avvio di nuove strutture e l'abbandono di quelle già avviate. si aggiunse anche il fallimento delle compagnie bancarie, delle famiglie dei bardi e dei Peruzzi, la bancarotta fu provocata Dal mancato rimborso dei prestiti fatti per finanziare le guerre, il crollo delle banche colpì anche chi aveva depositato i propri risparmi, ne risentì anche il settore mercantile poiché le banche finanziavano una gran quantità di commerci. verso la metà del XIV secolo si diffuse una delle più terribili epidemie di peste che si scontrò su una società già colpita dalla crisi economica e dalle carestie, infatti non fu la crisi economica provocare la peste, anche se l'affollamento dei centri urbani, e le scarse condizioni igienico sanitarie ne contribuirono al contagio. la vera natura della peste verrà scoperta alla fine dell'ottocento, si tratta di una malattia infettiva provocata da un batterio, yersinia pestis, il quale è il parassita di un certo tipo di pulci che vanno sui ratti, Si pensa sia stata proprio l'infestazione di ratti sulle navi a favorire il contagio, l'infezione parti dall'Asia e i tartari nel 1347 che tenevano sotto assedio la colonia di caffa, diffuse il contagio fra i genovesi, la prima città contagiata fu Messina, poi Genova e poi Marsiglia, e in tre anni l'epidemia raggiunse tutto il continente. I provvedimenti contro la peste furono scarsi, anche perché vennero adottati quando l'epidemia era già diffusa, l'unico consiglio che davano anche i medici era di fuggire ma non molti avevano la disponibilità per andare via. nel 1348 l'autorità di Venezia e imposero un isolamento di 40 giorni, quarantena, alle navi in arrivo e nominarono un consiglio di tre provveditori incaricati ad applicare questa e altre regole protettive, successivamente il provvedimento venne attuato anche in altri porti ma non si conosceva un rimedio effettivo contro la malattia. gli effetti della peste furono disastrosi a cominciare dal crollo demografico che provocò, ed ebbe effetti non solo sulla vita materiale della società ma anche sulla psicologia, poiché induceva le persone a vivere il presente commettendo pazzie. la responsabilità della causa della peste fu addossata agli ebrei che divennero il capro espiatorio, tutti gli ebrei di Strasburgo, di Magonza, worms, Francoforte, colonia furono bruciati. le autorità ecclesiastiche cercarono di opporsi a queste violenze, il Papa Clemente VI Emise due bolle per condannarle, ma il pregiudizio antigiudaico, L'opposizione all'ebraismo, aveva prodotto ormai un'ostilità verso gli ebrei, su quale facevano leva gruppi di fanatici che percorrevano le città diffondendo profezie apocalittiche, erano chiamati i flagellanti, diffusi in Germania e si spostavano in processione colpendosi null'altro con la frusta, ebbero molto seguito negli anni della crisi, ma le autorità religiose li condannò come eretici.