La Spartizione dell'Asia e l'Espansionismo Americano
L'Asia era già nel mirino europeo prima dell'imperialismo, ma il Canale di Suez ha accelerato tutto incredibilmente. L'India è diventata il gioiello della corona britannica dopo la rivolta dei sepoy del 1857, quando il governo inglese ha preso il controllo diretto del subcontinente.
In Cina, le famose guerre dell'oppio (1839-1860) mostrano fino a che punto le potenze europee erano disposte ad arrivare. Gli inglesi hanno letteralmente fatto la guerra per costringere i cinesi a comprare droga! Dopo la sconfitta, l'Impero cinese si è praticamente sgretolato.
La rivolta dei Boxer ha dato il colpo di grazia: un contingente internazionale l'ha repressa, dimostrando che ormai la Cina era in balia delle potenze straniere. Nel frattempo, nasceva il Congresso Nazionale Indiano (1885), che segna l'inizio della resistenza organizzata al colonialismo.
La vera novità è stata l'ingresso degli Stati Uniti nella competizione. A fine Ottocento hanno abbandonato l'isolazionismo, ma con un approccio diverso: invece di conquistare territori, puntavano all'egemonia economica, soprattutto in America Latina. Un modello che anticipa il dominio americano del XX secolo.
💡 Punto chiave: L'espansionismo americano si distingueva per il focus economico piuttosto che territoriale - una strategia che si rivelerà vincente nel lungo termine.