La Crisi del Seicento e la Rivoluzione Scientifica
Il Seicento fu un periodo di grandi contraddizioni: da un lato guerre continue e crisi economica, dall'altro incredibili innovazioni scientifiche. Le guerre impedivano il commercio, svuotavano le casse degli Stati e diffondevano malattie come peste e colera.
Mentre paesi come Spagna e Italia perdevano potere, Inghilterra, Francia e Province Unite diventavano sempre più ricche grazie ai commerci atlantici. Questi nuovi commerci portarono anche emigranti religiosi come i "padri pellegrini" calvinisti in America del Nord.
La vera rivoluzione però avvenne nella scienza. Copernico aveva già dimostrato che la Terra gira intorno al Sole, ma fu Galileo Galilei a perfezionare il metodo sperimentale: osservazione, esperimento e uso di strumenti come il cannocchiale. Questo approccio separava finalmente le verità della fede da quelle della ragione.
💡 Ricorda: La rivoluzione scientifica nasce dalla ribellione al "principio di autorità" - gli scienziati iniziano a fidarsi più dei propri occhi che dei libri antichi!
Purtroppo, nei paesi cattolici come l'Italia, pensare liberamente era pericoloso. Giordano Bruno fu bruciato sul rogo nel 1600 per le sue idee sull'infinità dell'universo, mentre Tommaso Campanella passò 30 anni in prigione per aver sostenuto idee rivoluzionarie.