I trattati di pace prima guerra mondiale rappresentarono un momento cruciale nella ridefinizione degli equilibri europei e mondiali.
Il trattato di Versailles del 1919 fu il più significativo tra i trattati che posero fine alla Prima Guerra Mondiale, imponendo alla Germania condizioni particolarmente severe. Le conseguenze della guerra furono devastanti sotto molteplici aspetti: oltre alle perdite umane, si verificò un profondo sconvolgimento economico e sociale. Gli effetti della guerra sull'economia italiana includevano un'inflazione galoppante, un forte indebitamento pubblico e una riconversione industriale problematica. La situazione socio-economica e culturale europea durante il primo conflitto mondiale vide l'emergere di nuove classi sociali, il rafforzamento del ruolo delle donne nel mondo del lavoro e profondi cambiamenti nei valori tradizionali.
Le conseguenze politiche della guerra portarono alla ridefinizione dei confini nazionali e alla nascita di nuovi stati. I 5 trattati di pace prima guerra mondiale (Versailles, Saint-Germain, Neuilly, Trianon e Sèvres) ridisegnarono completamente la mappa dell'Europa. Questi accordi, tuttavia, contenevano elementi di instabilità che contribuirono allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Le conseguenze della guerra sulle persone furono drammatiche: oltre ai morti e ai feriti, milioni di civili subirono traumi psicologici, perdite familiari e condizioni di vita estremamente difficili. Il periodo post-bellico vide anche significativi cambiamenti nella società, con l'emergere di nuovi movimenti politici e sociali che avrebbero caratterizzato il periodo tra le due guerre mondiali.