Federico Barbarossa e lo Scontro con i Comuni
La storia di Federico Barbarossa è quella di un imperatore che ha cercato di fermare l'indipendenza dei comuni, ma ha finito per rafforzarla ancora di più. Nel 1152 diventa Imperatore Federico I di Svevia e subito capisce che i comuni sono una minaccia al suo potere.
Nel 1158, Barbarossa organizza una dieta (assemblea) a Roncaglia dove toglie tutti i diritti ai comuni. È come se oggi il governo decidesse improvvisamente che le regioni non possono più gestirsi da sole! Milano si ribella nel 1162, ma Barbarossa reagisce duramente: rade al suolo la città.
Questa violenza però non spaventa gli altri comuni. Nel 1176 nasce la Lega Lombarda, sostenuta dal Papa Alessandro III, che vuole indebolire l'Imperatore. La battaglia decisiva avviene a Legnano, dove i comuni sconfiggono Barbarossa in modo clamoroso.
La vittoria porta alla Pace di Costanza del 1183, dove Barbarossa è costretto a riconoscere l'autonomia dei comuni. È una vittoria storica per l'autogoverno cittadino! Barbarossa muore durante la prima crociata, e gli succede il figlio Enrico, che sposa Costanza d'Altavilla (portando in eredità l'Italia meridionale e la Sicilia). Da questa unione nasce Federico II (1215-1250), che erediterà un impero ancora più complesso da governare.
Ricorda: Il Papa sosteneva i comuni non per amore della democrazia, ma perché voleva indebolire l'Imperatore togliendo le tasse della Lega Lombarda!