Mario e Silla: Quando i Generali Presero il Potere
Dopo i Gracchi, Roma si divise in due fazioni: gli optimates (i conservatori ricchi) contro i populares (cavalieri, plebei e aristocratici progressisti). Caio Mario, un "uomo nuovo" senza antenati illustri, divenne console nel 107 a.C. durante la guerra contro Giugurta in Numidia.
Mario fece una riforma dell'esercito che cambiò tutto: creò un esercito di volontari pagati (anche proletari!), con soldati professionali e fedeli al loro generale piuttosto che allo Stato. Questa riforma sembrava geniale, ma rese i generali incredibilmente potenti.
Nel 91 a.C. scoppiò la Guerra Sociale quando gli alleati italici si ribellarono per ottenere la cittadinanza romana. Crearono addirittura uno stato federale con capitale a Corfinio! Roma vinse ma dovette comunque concedere la cittadinanza per evitare altri conflitti.
La situazione esplose definitivamente quando Mitridate VI, re del Ponto, sfidò Roma. Chi doveva guidare la spedizione, Mario o Silla? Ne nacque una vera guerra civile che Silla vinse marciando su Roma con il suo esercito - un gesto che nessun romano aveva mai osato fare prima!
Momento chiave: Quando Silla marciò su Roma nel 88 a.C., ruppe un tabù assoluto - nessun generale aveva mai portato le armi nella città sacra!