Vecchi imperi e potenze nascenti
La Germania di Guglielmo II stava per cambiare completamente gli equilibri europei. Quando Guglielmo II salì al trono nel 1888, era determinato a fare della Germania la protagonista assoluta della politica internazionale. Il suo militarismo aggressivo costrinse persino Bismarck, il grande cancelliere dell'equilibrio, a dimettersi nel 1890.
L'industrializzazione tedesca fu impressionante: siderurgia e industria chimica all'avanguardia portarono la Germania a superare economicamente persino la Gran Bretagna. Il segreto? Un sistema perfetto che univa ricerca scientifica, tecnologia avanzata e infrastrutture moderne.
Questa crescente potenza tedesca creò inevitabili rivalità con Londra e Parigi. La Weltpolitik, l'aggressiva politica estera tedesca, finì per avvicinare Francia e Gran Bretagna, storiche nemiche, che firmarono nel 1904 l'Entente cordiale.
La Francia attraversava momenti difficili con lo scandalo di Panama (1892) e l'Affaire Dreyfus (1894-1906). Quest'ultimo caso, in cui l'ufficiale ebreo Dreyfus fu accusato ingiustamente di spionaggio, divise profondamente il paese tra antisemiti e sostenitori della giustizia.
💡 Ricorda: Il caso Dreyfus non fu solo un errore giudiziario, ma rivelò le profonde divisioni della società francese tra conservatori antisemiti e progressisti laici.
Nonostante le riforme sociali dei governi radicali (pensioni, riduzione ore di lavoro), la Francia si orientò verso il militarismo per contrastare la crescente minaccia tedesca. L'impero austro-ungarico era in crisi ancora più profonda: le tensioni tra tedeschi, cechi, ungheresi e slavi rendevano quasi impossibile governare, nonostante l'introduzione del suffragio universale maschile nel 1907.