Il Sistema Giolittiano e le Grandi Riforme
Quando Vittorio Emanuele III salì al trono, affidò il governo a Giuseppe Zanardelli, che si appoggiò su Giovanni Giolitti come ministro degli interni. Questo periodo segnò l'inizio di una nuova era politica.
La legge Daneo fu una delle innovazioni più importanti: garantiva l'obbligo dell'istruzione elementare e introduceva il suffraggio maschile per gli uomini sopra i 30 anni che avevano fatto il servizio militare. Era un passo verso una democrazia più inclusiva.
Le riforme di Giolitti trasformarono il mondo del lavoro italiano. Introdusse l'obbligo di assicurazioni per i lavoratori, ridusse l'orario di lavoro femminile a 12 ore e alzò l'età minima per il lavoro infantile a 12 anni. Inoltre, statalizzò le ferrovie, creando un sistema di trasporti più efficiente.
Il triangolo industriale Milano-Torino-Genova divenne il motore economico del paese, mentre nasceva la CGIL per tutelare i diritti dei lavoratori. Questi cambiamenti migliorarono le condizioni di vita e la qualità dei servizi pubblici.
💡 Curiosità: In questo periodo nacquero molte innovazioni che usiamo ancora oggi: il cinema dei fratelli Lumière, l'industria automobilistica e persino i manifesti pubblicitari!