La civiltà egizia
La civiltà egizia, una delle più antiche del mondo (3300 a.C.), si sviluppò lungo il fiume Nilo, che rappresentava la principale via di comunicazione e trasporto. Le inondazioni periodiche del Nilo garantivano fertilità alle terre e permettevano un surplus agricolo.
Il sistema politico egizio era basato sulla teocrazia (dal greco "theos" dio e "kratos" potere), con il faraone considerato un re-dio, una divinità solare identificata con Horus. Sotto il faraone c'era una rigida gerarchia sociale il visir (che gestiva gli affari ordinari), i sacerdoti, gli scribi, gli artigiani-mercanti e i contadini.
La religione egizia era politeistica, con divinità sia antropomorfe che zoomorfe, come Horus (dio del sole), Anubi (dio dei morti) e molte altre. Solo con Amenofi IV ci fu un tentativo di introdurre il monoteismo con il culto di Aton, ma questa riforma non sopravvisse. Gli egizi credevano fortemente nell'aldilà, considerato come una continuazione della vita terrena, che richiedeva la conservazione del corpo attraverso l'imbalsamazione.
💡 Gli egizi furono tra i primi a creare un calendario basato sull'anno solare e a sviluppare un sistema di scrittura complesso (i geroglifici), insegnato dai sacerdoti nelle "case della vita".
I sacerdoti, oltre ai compiti religiosi, avevano anche funzioni civili, immagazzinavano e ridistribuivano i beni, ed erano affiancati dagli scribi, funzionari che lavoravano sia presso la corte del faraone che presso i governatori locali.