Caracalla e la cittadinanza universale
Caracalla (chiamato così per il mantello gallico che portava sempre) inizia come co-imperatore col fratello Geta, ma dopo soli 10 mesi lo fa ammazzare! Una mossa brutale che gli aliena il Senato ma gli garantisce il potere assoluto. Per tenere buoni i soldati aumenta ancora gli stipendi e conia l'antonianus, una moneta che vale nominalmente 2 denari ma svaluta ulteriormente l'economia.
La sua mossa più geniale è la Constitutio Antoniniana del 212: estende la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'impero! Sembra generoso, ma in realtà è furbo: più cittadini = più tasse. L'effetto è epocale: non esistono più provinciali e romani, ma solo honestiores (ricchi) e humiliores (poveri).
Caracalla sogna di essere il nuovo Alessandro Magno e organizza una campagna contro i Parti nel 217. Ma un soldato di nome Marziale lo uccide durante il viaggio, probabilmente su ordine del prefetto Opelio Macrino che si fa proclamare imperatore. Macrino dura appena un anno: le donne dei Severi organizzano il contrattacco!
Eliogabalo, nipote di Settimio Severo, sconfigge Macrino ad Antiochia nel 218 grazie alle manovre della nonna Giulia Mesa. Il nuovo imperatore è un sacerdote siriano di 14 anni che vuole imporre il culto del dio solare El-Gabal e scandalizza Roma con i suoi comportamenti. I pretoriani lo uccidono nel 222, sostituendolo con il cugino Alessandro Severo.
💡 Svolta epocale: Con la Constitutio Antoniniana del 212, tutti gli abitanti liberi dell'impero diventano cittadini romani - una rivoluzione che cambierà per sempre la storia!