Il Romanticismo: quando l'emozione batte la ragione
Ti sei mai sentito sopraffatto davanti a un paesaggio mozzafiato? Ecco, questo è esattamente quello che cercavano di catturare gli artisti romantici! Il Romanticismo nasce dalla crisi economica e sociale di fine '700, quando l'industrializzazione cambia tutto e gli artisti si sentono disorientati.
A differenza del Neoclassicismo, che puntava sulla razionalità e su atmosfere chiare, il Romanticismo abbraccia il caos emotivo. Gli artisti romantici amano le ambientazioni fosche, i riferimenti magici e misteriosi, e soprattutto vogliono far provare emozioni forti, non ragionamenti freddi.
La natura diventa protagonista assoluta: non è più solo uno sfondo accennato, ma un personaggio vero e proprio che riflette gli stati d'animo dell'artista. I paesaggi sono dettagliatissimi e carichi di pathos.
Il concetto chiave è il sublime: quel mix esplosivo di attrazione e paura che provi davanti alla grandezza della natura. Kant lo divideva in due tipi: il sublime matematico (ti senti piccolo davanti all'infinito) e quello dinamico (ti senti debole davanti alla potenza naturale). Il Genio è l'artista che riesce a farti provare queste sensazioni attraverso la sua arte.
💡 Ricorda: Nel Romanticismo, l'artista si sente parte della natura e la modifica secondo i suoi stati d'animo, al contrario del neoclassico che restava distaccato e razionale.