Il David: il simbolo della libertà
Nel 1501, la corporazione della lana commissiona a Michelangelo un'opera che aprirà le porte al '500: il David. Il marmo era difettoso e pieno di buchi, ma lui lo rigenera completamente, creando un capolavoro alto più di 4 metri.
Inizialmente doveva stare sul contrafforte del Duomo, ma era troppo bello e pesante. I grandi artisti del tempo decidono di collocarlo davanti a Palazzo Vecchio, trasformandolo da simbolo religioso a simbolo di libertà civile per Firenze.
David rappresenta il momento prima della sfida contro Golia: tutto è tensione intellettuale. Lo sguardo intenso rivela concentrazione, l'anatomia è perfetta (si ispira al Doriforo di Policleto), e rivela l'uomo sospeso tra stasi e movimento.
La sproporzionatezza è voluta: mani enormi (l'intelletto che agisce attraverso il fare) e testa grande se vista dal basso (prospettiva dalla piazza). Corpo e mente si conciliano perfettamente nella visione michelangiolesca dell'uomo.
💡 Impatto incredibile: Quando il David fu collocato in piazza, tutte le altre opere dovettero "adattarsi" alla sua potenza. Aveva cambiato per sempre il panorama artistico!