David e Tondo Doni: Potenza e Grazia
Il David nasce da una sfida impossibile: scolpire un blocco di marmo già lavorato e abbandonato da un altro artista. Michelangelo accetta e crea una scultura alta 4,10 metri che diventa il simbolo di Firenze. A differenza del David di Donatello, questo non ha ancora ucciso Golia: tiene in mano fionda e pietra.
L'anatomia è perfettissima: vene, muscoli, ogni dettaglio è scolpito seguendo i canoni greci classici (chiasmo, corporatura). Lo sguardo è concentrato, timoroso ma sicuro. Michelangelo paragona la lotta di Davide contro Golia alle vittorie della piccola Firenze contro la grande Francia.
Le mani e la testa sono leggermente sproporzionate: alcuni pensano sia per la posizione di osservazione, altri credono che Michelangelo abbia voluto esaltare l'azione del ragazzo.
Simbolo politico: Il David rappresenta la forza e l'indipendenza di Firenze contro i nemici più grandi.
Il Tondo Doni è il primo incarico pittorico di Michelangelo, commissionato da una ricca famiglia fiorentina. La forma circolare ("tondo") era tipica per matrimoni o battesimi. Raffigura la Sacra Famiglia con San Giovanni Battista sullo sfondo, oltre un muretto simbolico.
Michelangelo resta "scultoreo" anche nella pittura: contorni definiti, colori cangianti che cambiano con la luce. Le tre figure creano una posa serpentinata (movimento a spirale) e l'effetto contrappeso tra forze opposte che generano dinamismo.