Giotto: Vita e opere principali
Giotto nacque nel quartiere fiorentino di Santa Maria Novella nel 1267 e morì a Firenze nel 1337. La sua carriera artistica iniziò quando Cimabue scoprì il suo talento, vedendolo disegnare su una roccia. Da quel momento, iniziò un percorso che lo avrebbe reso celebre in tutta Italia.
Verso la fine del 1280 si trovava a Roma, dove entrò in contatto con importanti artisti come Pietro Cavallini, Arnolfo e lo stesso Cimabue, assorbendo le influenze della pittura e dei mosaici romani. La sua attività si svolse in diverse città italiane: tra il 1290 e il 1296 lavorò ad Assisi, dal 1302 al 1305 a Padova, dove affrescò la Cappella degli Scrovegni, e nel 1336 fu a Milano presso la famiglia Visconti.
Il suo esordio più significativo avvenne nella chiesa superiore della Basilica di Assisi, dove gli viene attribuito il celebre "ciclo ispirato alle storie di San Francesco" (1290-1296). Questo ciclo è composto da 28 affreschi quadrangolari di circa 270x230 cm, disposti lungo la fascia inferiore delle pareti e leggibili in senso orario partendo dal transetto di destra.
Curiosità: Nonostante il terribile terremoto del 1997, gli affreschi di Giotto ad Assisi sono rimasti sorprendentemente integri, testimoniando l'eccellenza della sua tecnica artistica!
Ogni scena è incorniciata da colonne tortili che sostengono un architrave, creando una griglia architettonica coerente. Sotto il registro principale sono dipinti una cornice marmorea e un tendaggio decorativo, elementi che contribuiscono alla ricchezza visiva dell'insieme.