Lo Spedale degli Innocenti: un capolavoro di Filippo Brunelleschi

Lo Spedale degli Innocenti, situato nei pressi della chiesa dei Servi di Maria, è un monumento chiave che ha contribuito alla creazione della piazza della Santissima Annunziata a Firenze. Filippo Brunelleschi ottenne la commissione per la facciata dell'edificio, lavorando al progetto tra il 1419 e il 1423. Lo Spedale fungeva da orfanotrofio, accogliendo i bambini abbandonati attraverso la "ruota degli esposti", una nicchia girevole nel muro della facciata che garantiva l'anonimato delle madri.

Highlight: La facciata dello Spedale degli Innocenti è considerata uno dei primi esempi di architettura rinascimentale, caratterizzata da proporzioni matematiche precise e dall'uso innovativo di elementi classici.

Brunelleschi utilizzò un modulo di 9 braccia fiorentine (equivalenti a 5 metri) per scandire lo spazio della facciata, creando una struttura perfettamente proporzionata:

• L'edificio è elevato su 9 gradini
• La facciata presenta 9 campate coperte da volte a vela sorrette da colonne con archi a tutto sesto
• L'intercolumnio (distanza tra le colonne) misura 9 braccia
• L'altezza delle colonne è di 9 braccia, creando un quadrato perfetto
• La distanza tra i piedritti dell'arco è di 9 braccia
• Lo spazio tra la colonna e la parete di fondo misura 9 braccia, formando 9 cubi che si diradano

Vocabulary: Intercolumnio - La distanza tra due colonne in una struttura architettonica.

Questa rigorosa applicazione delle proporzioni si estende a tutti gli elementi della facciata, inclusa la distanza tra il capitello e il pulvino, la cornice marcapiano e il tetto, nonché le dimensioni delle finestre timpanate.

Example: La pavimentazione presenta fasce di pietra serena che separano le singole campate, un dettaglio che sottolinea ulteriormente la scansione ritmica dello spazio.

Un elemento decorativo di grande pregio sono i clipei realizzati da Andrea Della Robbia, inseriti nei pennacoli tra gli archi. Questi medaglioni in ceramica invetriata rappresentano un importante esempio dell'arte della famiglia Della Robbia.

La Cupola di Santa Maria del Fiore: il capolavoro ingegneristico di Brunelleschi

Nel 1418, l'Arte della Lana bandì un concorso per la realizzazione della cupola della Basilica di Santa Maria del Fiore, un progetto che presentava sfide ingegneristiche senza precedenti. Filippo Brunelleschi vinse il concorso proponendo una soluzione innovativa per coprire l'enorme spazio ottagonale di 46 metri di diametro (54 metri considerando lo spessore del tamburo).

Highlight: La cupola di Brunelleschi è considerata una delle più grandi innovazioni architettoniche del Rinascimento, dimostrando la possibilità di costruire strutture di grandi dimensioni senza l'uso di centine.

Brunelleschi iniziò la costruzione nel 1420, progettando una cupola autoportante costituita da due calotte:

1. Una calotta interna portante di grande spessore
2. Una calotta esterna decorativa più sottile

Tra le due calotte, Brunelleschi creò un'intercapedine percorribile che conduce alla lanterna. Per garantire la stabilità della struttura, l'architetto impiegò diverse tecniche innovative:

• Utilizzo dell'opus spicatum, un sistema di disposizione dei mattoni a spina di pesce che permetteva alla struttura di sostenersi durante la costruzione
• Impiego di otto costoloni d'angolo visibili dall'esterno e rivestiti in marmo bianco
• Aggiunta di sedici costoloni intermedi per collegare le due calotte e scaricare il peso sul tamburo

Vocabulary: Opus spicatum - Tecnica costruttiva in cui i mattoni sono disposti in modo da formare un motivo a spina di pesce, aumentando la stabilità della struttura.

Il tamburo ottagonale della cupola presenta grandi oculi per l'illuminazione e tre absidi. Nelle parti vuote del tamburo, Brunelleschi inserì delle "tribune morte", piccole edicole circolari con copertura semiconica, che avevano la funzione di controbilanciare le spinte della cupola.