Nel I secolo a.C., Roma era una repubblica da ormai 400 anni, con un senato in competizione e tutti alla ricerca di fama e gloria. I romani ampliarono i loro confini ed erano intimoriti che qualcuno potesse prendere il comando.
Marco Antonio e Ottaviano Mappa Concettuale
Giulio Cesare diventò molto importante in quegli anni e nessuno era in grado di opporsi al suo potere. Fu un abile condottiero, genio militare e grande politico. Cesare venne considerato dal senato come un tiranno perché aveva paura che potesse diventare troppo potente. Il senato non era più come ai tempi di Romolo, mirava ad arricchirsi ed ad accumulare il potere. Cesare si impegnò nel ripristino dei poteri dei tribuni della plebe che Silla aveva ridimensionato durante il suo governo e si recò in Spagna dove intraprese una grande carriera politica.
Battaglia Tra Antonio e Ottaviano
Limitava i privilegi al senato e favoriva il popolo. Proveniva da una famiglia illustre, ma non poteva contare sul patrimonio ricevuto in eredità. Per questo si indebitò e organizzò dei giochi gladiatori perché il suo obiettivo era il capitale politico. Investendo sul consenso popolare avrebbe ottenuto cariche importanti e denaro. Cesare era consapevole delle sue capacità e per perfezionarsi, seguì le lezioni di Apollonio Molone a Rodi. Durante il viaggio fu però rapito dai pirati, che lo portarono sull'isola di Farmacussa. Quando questi gli chiesero un riscatto, Cesare si sentì insultato e pretese una somma di denaro maggiore. Mantenne un comportamento piuttosto particolare con i pirati, trattandoli sempre come se fosse lui ad avere in mano le loro vite e promettendo più volte che, una volta tornato libero, li avrebbe fatti uccidere tutti. Quando i suoi compagni ritornarono, portando con sé il denaro per pagare il riscatto, Cesare armò delle navi e catturò senza difficoltà i pirati. Cesare li fece crocifiggere dopo averli strangolati, in modo da evitare loro una lunga e atroce agonia.
Marco Antonio Riassunto Breve
Cesare volle diventare console, la carica più alta dello stato. Così legò con Crasso e Pompeo e formarono il primo triumvirato, un patto privato per limitare il potere del senato. Crasso era un imprenditore, molto ricco, era il signore dei quartieri poveri e comprava edifici in fiamme a prezzi stracciati. Prima di Cesare, Pompeo era il più potente generale che Roma avesse mai avuto. Fece costruire il tempio di Pompeo per tramandare il suo nome, avente anche una curia, cioè un'aula senatoriale ed qui Cesare trovò la morte.
Battaglia di Azio e Marco Antonio e Cleopatra
Da console, Cesare si comportò in modo autoritario, ottenne il comando di cinque anni sull'Illirico e sulla Gallia. I triumviri si riunirono a Lucca per spartire il potere:
-Crasso ricevette l'incarico di governare la Siria e risolvere il conflitto con i Parti;
-Pompeo ebbe il controllo delle province spagnola, gli furono affidate terre per ricompensare i suoi soldati;
-Cesare ottenne la proroga del consolato per altri 5 anni. In Siria Crasso venne sconfitto morendo egli stesso nel 53 a.C. a Carre, durante la campagna contro i Parti.
Secondo Triumvirato
Tra il 58 e 52 a.C., Cesare combatté nella Gallia, sottomise più di 300 tribù e li tartassò di tasse. Nel 58 a.C., sconfisse gli Elvezi, popolo stanziato lungo il fiume Reno, che si accingeva ad attraversare il territorio romano della Gallia narbonese. In seguito dovette fronteggiare una vera e propria coalizione antiromana capeggiata da Vercingetorige. Cesare riuscì a sconfiggere Vercingetorige costringendolo a rinchiudersi nella roccaforte di Alesia, cinta con una linea fortificata. Il principe degli Arverni si arrese a Cesare e fu ucciso nel 46 a.C. Tutto quello che sappiamo lo dobbiamo agli scritti di Cesare. Tra i più importanti abbiamo: i commentari sulle campagne per sottomettere i Galli, i commentari sulla guerra civile contro le forze di Pompeo e del senato.
Battaglie e Conflitti
Alla rottura del primo triumvirato, Pompeo si fece proclamare dal senato "console senza collega" e il senato non accettò la candidatura al consolato di Cesare, che non sciolse l'esercito. Marciò su Roma, passò sul pomerium, costituito dal fiume Rubicone, presso Rimini. Gli eserciti in armi non potevano oltrepassare il pomerium e il generale lo sapeva bene e mentre lo compiva pronunciò la frase "alea iacta est". I senatori abbandonarono Roma e Cesare conquistò tutta l'Italia.
La rivalità fra Cesare e Pompeo sfociò in una guerra civile, vinta da Cesare nella battaglia di Farsalo nel 48 a.C. Poco dopo Pompeo fu ucciso in Egitto da dei sicari inviati da Tolomeo XIII. Nel 61 a.C. Cesare venne proclamato pontefice massimo, capo del collegio dei sacerdoti, carica che veniva data solo agli anziani. Ottenne il comando del tempio di Vesta dove si custodiva il focolare sacro. Era al centro delle istituzioni di Roma. Si trasferì al domus publica, un edificio situato nel Foro romano.
Conclusion
In conclusione, la storia di Marco Antonio e Ottaviano è ricca di eventi significativi, dalle battaglie romane famose alla politica romana antica. La rivalità tra Marco Antonio e Ottaviano ha influenzato la storia romana in maniera duratura, e la loro battaglia è una delle più sanguinose della storia di Roma. La propaganda di Ottaviano contro Antonio sfruttò vari argomenti per screditare l'avversario, e l'ascesa di Ottaviano alla leadership di Roma fu il risultato di strategie astute e di abili manovre politiche.