L'Impero assiro rappresenta una delle più importanti civiltà dell'antica Mesopotamia, caratterizzata da una straordinaria potenza militare e culturale.
Gli Assiri emersero come potenza dominante intorno al IX secolo a.C., costruendo uno dei più vasti imperi dell'antichità. Sotto il regno di Assurbanipal, considerato il re assiro più famoso, l'impero raggiunse il suo massimo splendore. La loro capitale, Ninive, divenne un centro culturale di primaria importanza, dove il re fece costruire una delle più grandi biblioteche dell'antichità. Gli Assiri non erano solo abili guerrieri ma anche eccellenti architetti e amministratori, creando un sistema di governo efficiente che permetteva di controllare i territori conquistati attraverso governatori locali e un efficace sistema di comunicazione.
L'Impero babilonese si sviluppò nella stessa regione, alternandosi al dominio assiro. Il Primo impero babilonese raggiunse l'apice sotto il regno di Hammurabi, famoso per il suo codice di leggi. La città di Babilonia divenne un centro monumentale, con i suoi giardini pensili e la ziggurat Etemenanki. La civiltà babilonese eccelse nelle scienze, particolarmente in astronomia e matematica. La fine dell'Impero assiro-babilonese giunse con l'ascesa dell'Impero persiano sotto Ciro il Grande, che conquistò Babilonia nel 539 a.C. Questo periodo storico si inserisce in una complessa cronologia che vede il susseguirsi di diverse dominazioni, dall'Impero sumero fino all'epoca persiana, in un'area che oggi corrisponde principalmente all'Iraq moderno. La loro eredità culturale e artistica continua a influenzare la nostra comprensione della storia antica del Vicino Oriente.