Filippo II e Alessandro Magno: Architetti dell'Impero Macedone
Filippo II di Macedonia 359−336a.C. diede inizio a un ambizioso progetto espansionistico mirando a inglobare la Grecia. Inizialmente, tentò una strategia politica proponendo alle poleis di essere inglobate, scatenando un acceso dibattito ad Atene. Nonostante l'opposizione di alcuni, tra cui il celebre oratore Demostene, i favorevoli all'annessione prevalsero.
Highlight: La battaglia di Cheronea 338a.C. segnò la sconfitta e l'inglobamento delle poleis greche nell'impero macedone.
Alessandro Magno 336−323a.C., figlio di Filippo II, proseguì il progetto paterno con ancora maggiore ambizione. Le sue conquiste si estesero ben oltre i confini della Grecia, includendo:
- Egitto
- Siria
- Mesopotamia
- Babilonia
- Territori fino all'Indo
Vocabulary: Poleis - Le città-stato dell'antica Grecia, entità politiche indipendenti con proprie leggi e governo.
Alessandro non si limitò alle conquiste militari, ma promosse una politica di integrazione culturale:
- Fondò Alessandria d'Egitto
- Incoraggiò matrimoni misti tra macedoni e popolazioni locali
- Sposò Roxane, una donna afghana
Example: Alessandro fece sposare i suoi generali con donne straniere per favorire l'integrazione tra le diverse culture del suo impero.
La morte prematura di Alessandro nel 323 a.C. a Babilonia portò alla frammentazione del suo vasto impero. I suoi generali si contesero il potere, dividendo l'impero in regni, ciascuno con una propria dinastia.
Quote: Demostene, nelle sue "Filippiche", espose la sua idea contraria all'espansione macedone, definendo Filippo II un tiranno.
L'eredità di Filippo II e Alessandro Magno trasformò radicalmente il mondo antico, creando un impero che mescolò culture e popoli diversi, gettando le basi per l'ellenismo e influenzando profondamente la storia successiva del Mediterraneo e del Medio Oriente.