I modelli greci e le innovazioni
Plauto si ispira principalmente alla Commedia Nuova greca di Menandro 344−290a.C., che trattava temi amorosi e personaggi comuni. La Commedia Nuova era l'ultima fase del teatro comico greco, incentrata sui sentimenti e sulla vita privata.
Tuttavia, Plauto non si limita a tradurre: usa l'espressione "vortere barbare" (tradurre in lingua straniera) che indica una vera trasformazione, non una semplice traduzione. Le sue opere sono adattamenti creativi per il pubblico romano.
Le principali innovazioni plautine includono la contaminatio (mescolamento di più trame greche), l'introduzione dei cantica (parti cantate con accompagnamento musicale) e l'uso di elementi dalla tradizione teatrale italica come l'atellana e il mimo.
💡 Differenza chiave: Menandro punta sui sentimenti, Plauto sulla comicità pura!
A differenza dei modelli greci, Plauto non si preoccupa della verosimiglianza: l'importante è far ridere il pubblico, anche con situazioni assurde e comicità scurrile. L'obiettivo è l'intrattenimento, non l'educazione morale.