Schiavitù e Divisioni Sociali
Lo schiavismo romano è diverso da quello greco: non si basa su pregiudizi razziali ma su circostanze. I Romani, essendo multietnici, non considerano certi popoli "naturalmente schiavi". Soprattutto, si può smettere di essere schiavi diventando liberti!
Questa possibilità di libertà rende gli schiavi meno propensi alle rivolte. L'impero romano sarà una società meritocratica dove il talento può essere riconosciuto rapidamente, indipendentemente dalle origini.
La divisione tra patrizi e plebei resta misteriosa. Probabilmente nasce quando Roma cresce rapidamente attirando manodopera dall'esterno: questi nuovi arrivati non appartengono a nessun clan storico e diventano i "plebei".
I patres (capi dei clan patrizi) controllano tutto: diritto, religione, esercito e politica. Il loro potere si basa sul principio della "parità dei clan" - nessuno può dominare sugli altri, il potere è sempre condiviso e delegato (anche al re).
Il mos (costume romano) è l'unico vero requisito per essere cittadino romano. Non conta l'etnia o la lingua, ma l'adesione ai valori e alle regole romane. È questa flessibilità che permetterà a Roma di conquistare il mondo.
💡 Chiave di lettura: Roma funziona perché trasforma la diversità in forza attraverso regole comuni accettate da tutti!