Le Declinazioni Essenziali nei Testi Ciceroniani
La prima declinazione è semplice: fama, famae (fama) è il modello standard. Attenzione ai pluralia tantum come nuptiae, nuptiarum (nozze) che esistono solo al plurale.
La seconda declinazione presenta oculus, oculi (occhio) e locus, loci (luogo) come esempi tipici di nomi maschili.
La terza declinazione è la più varia e importante. Trova nomi femminili come urbs, urbis (città) e coniuratio, coniurationis (congiura), maschili come homo, hominis (uomo) e neutri come corpus, corporis (corpo).
Attenzione particolare: Alcuni nomi della terza sono particolarmente frequenti in Cicerone: civitas, civitatis (stato), scelus, sceleris (crimine), facinus, facinoris (delitto).
La quarta declinazione è rappresentata da manus, manus (mano), un femminile nonostante la desinenza in -us. Questa declinazione è meno frequente ma importante per alcuni termini politici e militari.