"Voi che per li occhi mi passaste 'l core"
Immagina l'amore come una freccia che ti colpisce dritto al cuore: ecco esattamente quello che descrive Cavalcanti in questo sonetto. Il poeta ci racconta come la vista della donna amata scateni una vera tempesta dentro di lui, trasformando i suoi sentimenti in una battaglia epica.
La struttura è perfetta: 14 versi endecasillabi con schema rimico ABAB ABAB CDE CDE. Ma quello che rende speciale questo sonetto è come Cavalcanti trasforma l'esperienza d'amore in una metafora bellica. L'Amore diventa un guerriero spietato che attraversa gli occhi, colpisce il cuore e lascia il poeta completamente svuotato.
La cosa più interessante? Cavalcanti non parla mai di "io sento questo" o "io provo quello". Invece oggettiva tutto attraverso personificazioni: i "deboletti spiriti", l'anima che osserva, il cuore che muore. È tipico dello Stilnovo rappresentare i sentimenti come forze esterne e concrete.
Ricorda: La struttura è circolare - gli ultimi due versi riprendono i primi, creando un effetto di completezza perfetta che era molto apprezzato nella poesia medievale.