Vittorio Alfieri nasce nel 1749 in Piemonte, ad Asti, e grazie all'opera "La vita" sappiamo molto sulla sua vita. Proveniente da una famiglia della piccola nobiltà, cresce con una forte conoscenza del francese e si sviluppa in un ambiente piemontese durante il regno dei Savoia.
La vita di Vittorio Alfieri
Vittorio Alfieri sviluppa un odio verso la tirannide, che lo porta a trasferirsi in Toscana per studiare la letteratura classica. Durante i suoi viaggi in cerca di tranquillità, sperimenta diverse politiche dei vari paesi che visita e sviluppa la preferenza per le forme di governo meno assolute e più libere come in Olanda e in Inghilterra.
Il pensiero di Vittorio Alfieri
Nel 1777, Alfieri analizza la forma del potere attraverso due trattati politici e nel mezzo scrive le sue tragedie. Si avvicina di più al romanticismo che all'Illuminismo e pone a tema il potere in relazione al ruolo dell'intellettuale.
La visione di Alfieri è pessimistica, evidenziata nelle sue tragedie che trattano argomenti storici, mitologia greca ed argomenti biblici. Sfidando il tiranno, l'uomo libero è un tema centrale nelle sue opere.
Le tragedie di Alfieri
Le sue tragedie, scritte in endecasillabi sciolti senza rime, hanno lo scopo di creare un legame con la tragedia greca del V secolo e trattano temi come lo scontro tra uomo e titano. Alfieri sceglie sempre personaggi importanti come eredi al trono o principi e utilizza un ritmo rapido e incalzante nelle sue opere.
L'approccio alle tragedie
Alfieri vuole creare un legame con la tragedia greca del V secolo, sceglie personaggi importanti come eredi al trono o principi e trattati storici e mitologia greca.
Linguisticamente, Alfieri si esprime attraverso la prosa, batte la divisione in atti e dando importanza solo al contenuto, non alla forma.
Tragedie come espressione di libertà
Le tragedie di Vittorio Alfieri sono caratterizzate da un tono elevato e aulico e da un'alta intensità emotiva. Le opere di Alfieri hanno la funzione propedeutica catartica per lo spettatore.
Alfieri e l'Antigone
"Antigone", tratta dal ciclo tebano, mostra l'approccio metodico ed istintivo di Alfieri, che ruota intorno alla figura di Edipo e permette una sensibilità più vicina alla nostra.
La trama di "Antigone" evidenzia Lo scontro tra Antigone e Creonte, che rappresenta Lo scontro tra la legge di stato e le leggi divine, esprimendo un ideale e difendendo un principio.
Il Saul di Alfieri
La storia di Saul è un momento finale della storia in cui Saul non riesce a mantenere la sua libertà. Alfieri mette in evidenza l'impotenza di Saul, che porta alla sua fine.
In conclusione, le opere di Vittorio Alfieri, con il loro tono elevato, argomenti intensi e ritmo incalzante, sono un esempio dell'espressione della libertà attraverso la tragedia.