La giovinezza di Verga
Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840, in una famiglia di piccola nobiltà agraria di orientamento antiborbonico e liberale. Dopo la formazione elementare, studia presso la scuola privata di Antonino Abate, letterato e patriota coinvolto nei moti del 1848. A diciassette anni completa il suo primo romanzo, "Amore e patria", ispirato alla Guerra d'indipendenza americana, che però rimane inedito.
Nel 1858 si iscrive alla facoltà di Legge dell'Università di Catania, ma dopo tre anni abbandona gli studi per dedicarsi all'attività letteraria. Durante questo periodo pubblica a proprie spese il romanzo storico "Carbonari della montagna", incentrato sulla resistenza antifrancese in Calabria.
L'impegno politico e le prime pubblicazioni
Nel 1860 si arruola nelle forze armate catanesi e presta servizio per quasi quattro anni. Nel 1863 pubblica un altro romanzo storico, "Sulle lagune", ambientato durante l'occupazione austriaca a Venezia. Questo segna la fine della sua prima fase narrativa focalizzata sul patriottismo e sulla storia.
Il trasferimento a Firenze e i romanzi d'intrattenimento
Nel 1865 Verga decide di trasferirsi a Firenze, in cerca di nuove opportunità. Qui conosce Luigi Capuana, che lo aiuta ad arricchire il suo bagaglio culturale. Durante questo periodo pubblica "Una peccatrice" e "Storia di una capinera", in cui si concentra sulle storie di donne travolte dalla passione, lontane dagli eroi risorgimentali.
La svolta verso il Verismo
Nel 1872, Verga si trasferisce a Milano, dove frequenta i salotti borghesi e conosce gli scapigliati Arrigo Boito ed Emilio Praga. Durante questo periodo scrive "Eva" e "Eros e Tigre reale", che compongono il suo "ciclo mondano". Questi romanzi critici riflettono la sua visione della società moderna come corrotta e dominata dal denaro, contrapponendosi agli ideali romantici.
La poetica di Verga
Giovanni Verga sostiene che l'arte deve rappresentare la realtà in modo crudo senza filtri, per esprimere verità, valori e virtù nascosti dietro al "godimento materiale". Questa visione coincide con il movimento verista, segnando la svolta nella sua carriera letteraria.
In sintesi, la vita e le opere di Giovanni Verga riflettono un percorso artistico e personale caratterizzato da un forte impegno patriottico iniziale, seguito dalla ricerca di nuove prospettive narrative e dalla svolta verso il verismo.