Il padre e Ulisse: i grandi temi sabiani
"Mio padre è stato per me l'assassino" affronta il trauma familiare più grande di Saba. La madre aveva sempre descritto il padre come un "assassino" per averla abbandonata, ma quando Saba lo incontra a vent'anni scopre un uomo "gaio e leggero", innocente come un bambino.
Il poeta raggiunge un equilibrio interiore: non accusa il padre ma capisce che i genitori erano troppo diversi per stare insieme. Il conflitto tra le due culture (ebraica e cattolica) vive dentro di lui, ma ora con comprensione e saggezza.
"Ulisse" riprende l'eroe omerico in chiave autobiografica. Non è l'Ulisse che torna a casa di Foscolo, né quello disilluso di Pascoli, ma un viaggiatore che non trova pace. Saba si identifica con questo spirito inquieto che continua a cercare, a navigare mari pericolosi.
Confronto letterario: Mentre Foscolo vede Ulisse come chi torna a casa e Pascoli come chi scopre la morte delle illusioni, Saba lo vive come simbolo dell'indomita voglia di vivere e conoscere.
L'Ulisse sabiano rappresenta il poeta stesso: non cerca porti tranquilli ma continua a esplorare, spinto da un desiderio di vita che non si acquieta mai.