La Vita di Ugo Foscolo
Foscolo nasce nel 1778 a Zacinto (oggi Zante), un'isola greca che segnerà per sempre la sua poesia. Nel 1792, dopo la morte del padre, si trasferisce con la famiglia a Venezia, dove inizia la sua carriera letteraria.
La sua vita è segnata dalle vicende politiche dell'epoca. Sostiene inizialmente Napoleone, sperando che porti libertà all'Italia, ma quando l'imperatore cede Venezia agli austriaci, Foscolo si sente tradito e fugge a Milano.
Dopo la caduta di Napoleone, la situazione diventa insostenibile per lui. Si rifugia prima in Svizzera e poi a Londra, dove diventa professore di letteratura ma vive in povertà. Muore nel 1827 in un piccolo paese vicino alla capitale inglese, lontano dalla sua amata patria.
Ricorda: La vita di Foscolo è un continuo esilio - dall'isola natale all'Italia, dall'Italia all'estero - e questa condizione influenza profondamente tutta la sua poesia.
Le Opere Principali
"Le ultime lettere di Jacopo Ortis" è il suo romanzo epistolare più famoso, dove racconta la storia di un giovane che si suicida per amore e per la perdita delle illusioni politiche. È considerato il primo romanzo del Romanticismo italiano.
I sonetti sono le sue poesie più celebri: "Alla sera", "A Zacinto", "In morte del fratello Giovanni" e "Alla Musa". Questi componimenti esprimono i temi centrali della sua poetica: la nostalgia, la morte, l'amore per la patria.
"I Sepolcri" è un carme in cui Foscolo riflette sulla funzione delle tombe e sulla memoria dei grandi uomini. "Le Grazie", invece, celebra tre dee (Venere, Vesta e Pallade Atena) che rappresentano la bellezza, la purezza e la saggezza.