Ugo Foscolo: La Vita e le Opere
La nascita e gli anni difficili
Foscolo nasce nel 1778 a Zante (che lui chiama affettuosamente Zacinto), un'isola greca nel mar Ionio. Suo padre era veneziano e sua madre greca, quindi cresce con una doppia identità culturale che influenzerà tutta la sua poetica.
Dopo la morte del padre si trasferisce a Venezia, dove abbraccia gli ideali rivoluzionari francesi e si arruola nell'esercito di Napoleone. Ma quando Napoleone "tradisce" Venezia con il trattato di Campoformio, Foscolo si sente profondamente deluso dal suo eroe e sceglie l'esilio volontario.
Gli anni dell'esilio e della fama
Si rifugia prima a Milano, dove conosce il grande poeta Giuseppe Parini, poi ottiene una cattedra di Eloquenza all'università di Pavia nel 1808. Quando tornano gli austriaci con la Restaurazione, riprende la strada dell'esilio e si trasferisce a Londra, dove muore nel 1827.
💡 Ricorda: L'esilio è il tema centrale della vita di Foscolo - si sente sempre "straniero" ovunque vada, e questo dolore si riflette in tutte le sue poesie.
Le opere principali
Le Odi sono dedicate alle donne, che Foscolo vede come ideali di bellezza divina, facendo riferimenti alla dea Afrodite. I Sepolcri parlano dell'importanza delle tombe come consolazione per i vivi - anche se Foscolo era ateo, credeva che visitare i sepolcri creasse una "corrispondenza d'amorosi sensi" tra morti e vivi.
I Sonetti (ricorda: 14 versi endecasillabi divisi in 2 quartine e 2 terzine) trattano i suoi temi preferiti: morte, esilio e perdita degli affetti. Le Grazie è un poema mitologico dove esprime la sua convinzione che solo bellezza, patria, libertà, arte e amore diano senso alla vita.
Neoclassico o Romantico?
Foscolo sta a metà strada: è neoclassico nello stile (tanti riferimenti alla mitologia greca) ma romantico nei contenuti (continuo conflitto tra ragione e sentimento). Questa doppia natura lo rende unico nella letteratura italiana!