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sofy
24/11/2025
Italiano
I verbi
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•
24 nov 2025
•
sofy
@sofy_12
Scoprire il mondo dei verbi è come imparare il "motore"... Mostra di più
Ti sei mai chiesto cosa rende una frase davvero completa? È il verbo! Questa parola speciale ti racconta tutto quello che succede: azioni, stati d'animo, situazioni e persino l'esistenza delle cose.
Il verbo può raccontarti cinque cose diverse. Può descrivere un'azione che qualcuno fa (come "Luca corre"), un'azione che qualcuno subisce (come "L'uva è raccolta"), una situazione (come "Luca cade"), un modo di essere (come "Luca è felice") o semplicemente che qualcosa esiste (come "C'è il sole").
La cosa più figha del verbo è che ti colloca tutto nel tempo! Grazie a lui sai se qualcosa sta succedendo ora (presente), è già successo (passato) o succederà (futuro). Basta cambiare la desinenza e il gioco è fatto: "Luca È felice" (ora), "Luca ERA felice" (prima), "Luca SARÀ felice" (dopo).
Ricorda: Il verbo è formato da due parti: la radice (che non cambia mai e contiene il significato) e la desinenza (che cambia per dirti modo, tempo, persona e numero).
Ogni verbo può "vestirsi" in sette modi diversi per esprimere sfumature differenti. I quattro modi finiti sono quelli che usi di più: indicativo per le certezze ("Io esco"), congiuntivo per le possibilità ("E se uscissi?"), condizionale per le condizioni ("Uscirei se non piovesse") e imperativo per gli ordini ("Esci subito!").
I tre modi indefiniti sono più particolari: infinito (che può diventare un nome), gerundio (per spiegare come avviene l'azione) e participio (che può fare l'aggettivo).
Ogni modo ha i suoi tempi specifici. I tempi semplici sono formati da una parola sola, mentre quelli composti hanno bisogno di un verbo ausiliare. Per esempio, "io amo" è presente semplice, "io ho amato" è passato prossimo composto.
Trucco: Ricorda che in italiano esistono tre coniugazioni: verbi in -ARE (1ª), -ERE (2ª) e -IRE (3ª). Basta guardare l'infinito per capire a quale gruppo appartiene!
ESSERE è uno dei due verbi ausiliari che "aiutano" tutti gli altri a formare i tempi composti. Ha una coniugazione propria che devi assolutamente memorizzare perché la userai sempre.
Nel presente indicativo fai: io SONO, tu SEI, egli È, noi SIAMO, voi SIETE, essi SONO. Sembra difficile? In realtà è più semplice di quanto pensi perché questi suoni li usi già tutti i giorni!
Per i tempi composti, ESSERE usa se stesso come ausiliare. Così "io sono stato" diventa il passato prossimo di essere. Anche il congiuntivo ha le sue forme speciali: "che io SIA", "che tu SIA", e così via.
Attenzione: ESSERE non è solo ausiliare! Può anche indicare una qualità ("Luca è alto") o uno stato ("Sono felice"). Quando fa l'ausiliare, aiuta altri verbi a formare i tempi composti.
AVERE è il secondo verbo ausiliare fondamentale e ha anch'esso una coniugazione propria. È più regolare di ESSERE, ma comunque speciale!
Nel presente indicativo: io HO, tu HAI, egli HA, noi ABBIAMO, voi AVETE, essi HANNO. Nota come alcune forme sono cortissime (HO, HAI, HA) mentre altre sono più lunghe.
Per i tempi composti, AVERE usa se stesso come ausiliare. Il passato prossimo diventa "io ho avuto", "tu hai avuto" e così via. Il congiuntivo presente fa "che io ABBIA", "che tu ABBIA".
Differenza importante: AVERE indica possesso ("Ho una bicicletta") o caratteristiche fisiche ("Ha gli occhi blu"), ma soprattutto aiuta la maggior parte dei verbi transitivi a formare i tempi composti.
I verbi della prima coniugazione sono quelli che finiscono in -ARE all'infinito, come AMARE. Sono i più numerosi e spesso i più facili da coniugare!
Nel presente indicativo: io AMO, tu AMI, egli AMA, noi AMIAMO, voi AMATE, essi AMANO. Vedi come la radice AM- resta sempre uguale e cambiano solo le desinenze?
I tempi composti si formano sempre con l'ausiliare AVERE: "io ho amato", "tu hai amato", ecc. Il congiuntivo presente diventa: "che io AMI", "che tu AMI", "che egli AMI".
Regola d'oro: Tutti i verbi in -ARE (tranne poche eccezioni) seguono questo modello. Una volta imparato AMARE, sai coniugare migliaia di verbi: parlare, camminare, studiare, giocare!
I verbi della seconda coniugazione finiscono in -ERE, come TEMERE. Sono meno numerosi della prima coniugazione ma altrettanto importanti!
Nel presente indicativo: io TEMO, tu TEMI, egli TEME, noi TEMIAMO, voi TEMETE, essi TEMONO. La radice TEM- rimane fissa e le desinenze si adattano.
Una particolarità dei verbi in -ERE è nel passato remoto, dove spesso hai due forme possibili: "io TEMEI" o "io TEMETTI", "egli TEMÉ" o "egli TEMETTE". Entrambe sono corrette!
Esempi utili: Altri verbi in -ERE che usi spesso sono: vedere, credere, vendere, perdere, vivere. Tutti seguono lo stesso schema di TEMERE, rendendo la vita più facile!
I verbi della terza coniugazione finiscono in -IRE, come SERVIRE. Sono i meno numerosi ma hanno caratteristiche interessanti!
Nel presente indicativo: io SERVO, tu SERVI, egli SERVE, noi SERVIAMO, voi SERVITE, essi SERVONO. Molti verbi in -IRE seguono questo modello "pulito".
Alcuni verbi in -IRE aggiungono -ISC- in certe forme del presente: "io finisco" (da finire), "tu capisci" (da capire). È come un "rinforzo" che rende il suono più forte e chiaro.
Trucco per ricordare: I verbi che aggiungono -ISC- sono spesso quelli di uso comune come finire, capire, preferire, pulire. Una volta imparati, li riconosci subito!
I verbi transitivi sono quelli la cui azione "passa" direttamente su qualcosa o qualcuno: "Io vedo Luca", "Io ascolto la musica". L'azione ha bisogno di un complemento oggetto per essere completa.
I verbi intransitivi esprimono azioni che si completano da sole o hanno bisogno di complementi introdotti da preposizioni: "Io corro", "Io vado a casa". L'azione non passa direttamente su un oggetto.
La forma attiva indica che il soggetto compie l'azione: "Luca mangia il gelato". La forma passiva indica che il soggetto subisce l'azione: "Il gelato è mangiato da Luca".
Regola degli ausiliari: I verbi transitivi usano sempre AVERE nei tempi composti. I verbi intransitivi usano AVERE o ESSERE a seconda del verbo specifico.
La forma riflessiva è quando l'azione torna indietro sul soggetto che la compie: "Luca si lava". Il verbo è accompagnato dalle particelle MI, TI, SI, CI, VI, SI che cambiano con la persona.
I verbi riflessivi nei tempi composti usano sempre l'ausiliare ESSERE: "Io mi sono lavato", "Tu ti sei lavato". Il participio passato si accorda con il soggetto!
La forma impersonale esprime azioni di cui non si conosce il soggetto. I verbi meteorologici sono sempre impersonali: "Piove", "Nevica". Altri verbi diventano impersonali con la particella SI: "In questo ristorante si mangia bene".
Ricorda: Nella forma impersonale il verbo è sempre alla terza persona singolare, anche quando l'azione riguarda più persone.
L'analisi grammaticale del verbo significa riconoscere tutte le sue caratteristiche seguendo uno schema preciso. Prima scrivi la voce del verbo (l'infinito), poi la coniugazione (1ª, 2ª o 3ª).
Continua con il modo (indicativo, congiuntivo, ecc.) e il tempo (presente, passato prossimo, ecc.). Indica la persona (1ª, 2ª, 3ª) e il numero (singolare, plurale).
Infine stabilisci il genere (transitivo o intransitivo) e la forma (attiva, passiva, riflessiva). Per esempio: "ho visto" = voce del verbo: vedere, 2ª coniugazione, modo indicativo, tempo passato prossimo, 1ª persona singolare, genere transitivo, forma attiva.
Consiglio pratico: Fai tanti esercizi di analisi! All'inizio sembra complicato, ma con la pratica diventa automatico riconoscere tutte le caratteristiche di un verbo.
Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.
È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.
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L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.
Stefano S
utente iOS
Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.
Samantha Klich
utente Android
Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.
Anna
utente iOS
È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo
Anastasia
utente Android
Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.
Francesca
utente Android
moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!
Marianna
utente Android
L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!
Sudenaz Ocak
utente Android
A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.
Greenlight Bonnie
utente Android
Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA
Aurora
utente Android
L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.
Martina
utente iOS
in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro
Chiara
utente IOS
Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.
Andrea
utente iOS
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A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.
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sofy
@sofy_12
Scoprire il mondo dei verbi è come imparare il "motore" della lingua italiana! Il verbo è la parola che dà vita alle frasi, raccontando chi fa cosa, quando e come. Capirai perché ogni frase ha bisogno di un verbo per... Mostra di più
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Ti sei mai chiesto cosa rende una frase davvero completa? È il verbo! Questa parola speciale ti racconta tutto quello che succede: azioni, stati d'animo, situazioni e persino l'esistenza delle cose.
Il verbo può raccontarti cinque cose diverse. Può descrivere un'azione che qualcuno fa (come "Luca corre"), un'azione che qualcuno subisce (come "L'uva è raccolta"), una situazione (come "Luca cade"), un modo di essere (come "Luca è felice") o semplicemente che qualcosa esiste (come "C'è il sole").
La cosa più figha del verbo è che ti colloca tutto nel tempo! Grazie a lui sai se qualcosa sta succedendo ora (presente), è già successo (passato) o succederà (futuro). Basta cambiare la desinenza e il gioco è fatto: "Luca È felice" (ora), "Luca ERA felice" (prima), "Luca SARÀ felice" (dopo).
Ricorda: Il verbo è formato da due parti: la radice (che non cambia mai e contiene il significato) e la desinenza (che cambia per dirti modo, tempo, persona e numero).
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Ogni verbo può "vestirsi" in sette modi diversi per esprimere sfumature differenti. I quattro modi finiti sono quelli che usi di più: indicativo per le certezze ("Io esco"), congiuntivo per le possibilità ("E se uscissi?"), condizionale per le condizioni ("Uscirei se non piovesse") e imperativo per gli ordini ("Esci subito!").
I tre modi indefiniti sono più particolari: infinito (che può diventare un nome), gerundio (per spiegare come avviene l'azione) e participio (che può fare l'aggettivo).
Ogni modo ha i suoi tempi specifici. I tempi semplici sono formati da una parola sola, mentre quelli composti hanno bisogno di un verbo ausiliare. Per esempio, "io amo" è presente semplice, "io ho amato" è passato prossimo composto.
Trucco: Ricorda che in italiano esistono tre coniugazioni: verbi in -ARE (1ª), -ERE (2ª) e -IRE (3ª). Basta guardare l'infinito per capire a quale gruppo appartiene!
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ESSERE è uno dei due verbi ausiliari che "aiutano" tutti gli altri a formare i tempi composti. Ha una coniugazione propria che devi assolutamente memorizzare perché la userai sempre.
Nel presente indicativo fai: io SONO, tu SEI, egli È, noi SIAMO, voi SIETE, essi SONO. Sembra difficile? In realtà è più semplice di quanto pensi perché questi suoni li usi già tutti i giorni!
Per i tempi composti, ESSERE usa se stesso come ausiliare. Così "io sono stato" diventa il passato prossimo di essere. Anche il congiuntivo ha le sue forme speciali: "che io SIA", "che tu SIA", e così via.
Attenzione: ESSERE non è solo ausiliare! Può anche indicare una qualità ("Luca è alto") o uno stato ("Sono felice"). Quando fa l'ausiliare, aiuta altri verbi a formare i tempi composti.
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AVERE è il secondo verbo ausiliare fondamentale e ha anch'esso una coniugazione propria. È più regolare di ESSERE, ma comunque speciale!
Nel presente indicativo: io HO, tu HAI, egli HA, noi ABBIAMO, voi AVETE, essi HANNO. Nota come alcune forme sono cortissime (HO, HAI, HA) mentre altre sono più lunghe.
Per i tempi composti, AVERE usa se stesso come ausiliare. Il passato prossimo diventa "io ho avuto", "tu hai avuto" e così via. Il congiuntivo presente fa "che io ABBIA", "che tu ABBIA".
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I verbi della prima coniugazione sono quelli che finiscono in -ARE all'infinito, come AMARE. Sono i più numerosi e spesso i più facili da coniugare!
Nel presente indicativo: io AMO, tu AMI, egli AMA, noi AMIAMO, voi AMATE, essi AMANO. Vedi come la radice AM- resta sempre uguale e cambiano solo le desinenze?
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Una particolarità dei verbi in -ERE è nel passato remoto, dove spesso hai due forme possibili: "io TEMEI" o "io TEMETTI", "egli TEMÉ" o "egli TEMETTE". Entrambe sono corrette!
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I verbi intransitivi esprimono azioni che si completano da sole o hanno bisogno di complementi introdotti da preposizioni: "Io corro", "Io vado a casa". L'azione non passa direttamente su un oggetto.
La forma attiva indica che il soggetto compie l'azione: "Luca mangia il gelato". La forma passiva indica che il soggetto subisce l'azione: "Il gelato è mangiato da Luca".
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La forma riflessiva è quando l'azione torna indietro sul soggetto che la compie: "Luca si lava". Il verbo è accompagnato dalle particelle MI, TI, SI, CI, VI, SI che cambiano con la persona.
I verbi riflessivi nei tempi composti usano sempre l'ausiliare ESSERE: "Io mi sono lavato", "Tu ti sei lavato". Il participio passato si accorda con il soggetto!
La forma impersonale esprime azioni di cui non si conosce il soggetto. I verbi meteorologici sono sempre impersonali: "Piove", "Nevica". Altri verbi diventano impersonali con la particella SI: "In questo ristorante si mangia bene".
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L'analisi grammaticale del verbo significa riconoscere tutte le sue caratteristiche seguendo uno schema preciso. Prima scrivi la voce del verbo (l'infinito), poi la coniugazione (1ª, 2ª o 3ª).
Continua con il modo (indicativo, congiuntivo, ecc.) e il tempo (presente, passato prossimo, ecc.). Indica la persona (1ª, 2ª, 3ª) e il numero (singolare, plurale).
Infine stabilisci il genere (transitivo o intransitivo) e la forma (attiva, passiva, riflessiva). Per esempio: "ho visto" = voce del verbo: vedere, 2ª coniugazione, modo indicativo, tempo passato prossimo, 1ª persona singolare, genere transitivo, forma attiva.
Consiglio pratico: Fai tanti esercizi di analisi! All'inizio sembra complicato, ma con la pratica diventa automatico riconoscere tutte le caratteristiche di un verbo.
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Italianoappunti su Ugo Foscolo - letteratura scuole medie
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Marianna
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L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!
Sudenaz Ocak
utente Android
A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.
Greenlight Bonnie
utente Android
Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA
Aurora
utente Android
L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.
Martina
utente iOS
in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro
Chiara
utente IOS
Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.
Andrea
utente iOS
