La trama: dal viaggio all'inferno alla liberazione
La storia inizia con l'arresto di Levi nel dicembre 1943 e il trasferimento al campo di Fossoli. Il 21 febbraio 1944 inizia il terribile viaggio verso Auschwitz: 15 giorni stipati in vagoni merci, al freddo, senza acqua né cibo.
Arrivati al campo, le famiglie vengono separate brutalmente. Solo i più forti passano la selezione iniziale, gli altri vanno direttamente alle camere a gas (anche se inizialmente i prigionieri non lo sanno). Inizia così la disumanizzazione: perdono il nome e diventano numeri, devono imparare le regole del lager per sopravvivere.
La vita quotidiana è un inferno fatto di fame, freddo, malattie e lavori forzati. Levi si ferisce e finisce al Ka-be (infermeria), dove ogni mattina c'è la selezione per decidere chi deve morire. Riesce a entrare nel kommando chimico grazie alle sue competenze, il che gli salva la vita.
Il libro si conclude con la liberazione del campo da parte degli Alleati nel gennaio 1945, ma Levi è malato in infermeria e assiste alla fuga dei nazisti e all'arrivo della libertà.
Da ricordare: Il racconto mostra come l'essere umano possa resistere anche nelle condizioni più estreme, mantenendo lampi di umanità e solidarietà.