Lancillotto e Ginevra - Amore e Religione
La storia di Lancillotto e Ginevra rappresenta il perfetto esempio di come l'amore cortese si intrecci con la spiritualità cristiana, creando una delle storie d'amore più influenti della letteratura.
Quando Melegant rapisce Ginevra, Lancillotto accetta l'umiliazione della carretta dei criminali per salvarla. Dopo prove terribili che lo feriscono gravemente alle mani, riesce a sconfiggere il nemico ma Ginevra lo respinge per quella momentanea esitazione.
Il rituale dell'incontro notturno è tipico dei romanzi cortesi: Ginevra alla finestra, Lancillotto che rimuove le sbarre ferendosi e sporcando di sangue le lenzuola. Per nascondere la loro notte d'amore, incolpano il siniscalco ferito che dormiva nella stessa stanza.
Il linguaggio è intensamente religioso: Lancillotto "adora" Ginevra come una "reliquia", si "inchina" davanti a lei come a Maria Vergine. Quando deve lasciarla si offre "come un martire", e il sangue sulle lenzuola richiama il martirio cristiano.
L'amore di Lancillotto simboleggia l'amore che ogni credente dovrebbe provare per Dio, seguendo i fondamenti dell'amore cortese di Andrea Cappellano.
Significato profondo: Ginevra viene paragonata alla Vergine Maria, e l'amore terreno diventa metafora dell'amore divino!