La vera nobiltà e il tema della donna-angelo
La quarta stanza affronta il tema della vera nobiltà, distinguendo chiaramente tra nobiltà di spirito e nobiltà di nascita. Guinizzelli usa una doppia similitudine geniale: la gentilezza del cuore è come il sole (luminosa e pura), mentre la presunta nobiltà del sangue è come il fango che resta vile anche sotto i raggi solari.
Le ultime due stanze sviluppano il famoso tema della donna-angelo. La donna diventa un intermediario tra l'uomo e Dio, simile alle intelligenze angeliche che muovono i cieli. È una concezione sublime che eleva l'amore terreno a dimensione spirituale.
Il congedo finale è drammatico: Dio rimprovera il poeta per aver confuso l'amore terreno con quello divino. Ma Guinizzelli si autodifende brillantemente - Dio ha reso la donna così bella da sembrare davvero un angelo!
Lo stile è raffinatissimo, con similitudini disposte secondo una scala gerarchica che va dalla terra al cielo, e figure retoriche come il chiasmo che legano le stanze tra loro con grande eleganza.
Nota bene: Questa canzone segna la nascita del Dolce Stil Novo - movimento poetico che influenzerà profondamente Dante e la letteratura europea!