L'esperienza al potere e gli incontri decisivi
Dopo la caduta dei Medici, Firenze vive prima sotto la repubblica religiosa di Savonarola (1494-1498), poi sotto una nuova repubblica guidata da Pier Soderini. È qui che Machiavelli diventa protagonista: viene nominato segretario della cancelleria e dei "Dieci di Balia", l'organo che si occupa di guerre.
Dal 1499 al 1512 Machiavelli è ai vertici della politica fiorentina. I suoi incarichi diplomatici gli permettono di conoscere da vicino i grandi della sua epoca: Luigi XII di Francia, Cesare Borgia (che lo affascina per le sue doti militari), diversi Papi e l'imperatore Massimiliano.
Durante questi anni tocca con mano i problemi dell'Italia: le truppe mercenarie costose e inaffidabili, le alleanze che cambiano continuamente, la debolezza militare degli stati italiani. Osserva come funziona il potere vero, quello che comanda davvero.
Nel 1512 tutto crolla: i Medici tornano al potere e Machiavelli, considerato un nemico, viene imprigionato e torturato per due settimane, poi mandato in esilio.