Lucano e il Bellum Civile
Lucano, nipote di Seneca, iniziò la sua carriera sotto la protezione di Nerone, ma cadde presto in disgrazia, forse per la gelosia dell'imperatore verso la sua popolarità. La sua opera principale è il Bellum civile, un poema epico in 10 libri che narra la guerra civile tra Cesare e Pompeo.
Il poema rimase incompiuto a causa della morte dell'autore, interrompendosi all'inizio della rivolta di Alessandria contro Cesare. A differenza dell'epica tradizionale, Lucano elimina completamente l'apparato divino, sostituendolo con elementi soprannaturali come sogni e visioni. Non celebra gli eventi narrati, ma li biasima, vedendo nella guerra civile la caduta rovinosa della libertas repubblicana.
La tecnica narrativa di Lucano è selettiva: riassume brevemente alcune parti per concentrarsi su eventi di particolare intensità drammatica. Il suo stile ricerca il sublime attraverso la grandiosità e l'eccesso, privilegiando momenti eccezionali e situazioni fuori dalla norma ricche di tensione. I personaggi riflettono questa visione: Cesare viene rappresentato come "genio del male", mentre Catone incarna il sapiente stoico ideale.
💡 A differenza dell'Eneide, il Bellum civile è un poema epico storico senza eroi tradizionali né interventi divini - una rivoluzione nella concezione del genere epico!