I canti
Le opere poetiche di Giacomo Leopardi sono divise in tre pubblicazioni, pubblicate nel 1831 a Firenze, nel 1835 a Napoli e in modo postumo nel 1845. All'interno di questi 41 componimenti, Leopardi mostra una predilezione per la natura lirica dei suoi testi. Alcuni gruppi di liriche si distinguono per la loro omogeneità.
Canzoni classicistiche
In questa sezione, Leopardi presenta alcune canzoni di impegno civile, patriottico e storico-mitologico. Utilizza un registro elevato, ricco di latinismi ed espressioni dotte. Le composizioni sono caratterizzate da un'evidente elaborazione formale e portano messaggi forti di natura civile o esistenziale.
Ciclo degli Idilli
Leopardi compone 5 componimenti, tra cui "L'infinito", "La sera del dì di festa", "Alla luna", "Il sogno" e "La vita solitaria". Il termine "idillio" si riferisce a brevi componimenti che descrivono quadretti naturalistici. In questo ciclo, Leopardi adotta un linguaggio più intimo per esprimere tematiche di natura esistenziale e filosofica.
Canti pisano-recanatesi
Composti tra il 1828 e il 1830, questi componimenti, noti come Grandi Idilli, ripropongono le stesse tematiche degli idilli, ma in modo più serio e pessimista. Durante questo periodo, Leopardi sviluppa una visione negativa della vita e della realtà, aggiungendo alla sua poetica del vero anche quella della ricordanza.
Ciclo di Aspasia (canti fiorentini)
Questi 5 componimenti sono ispirati all'amore di Leopardi per Fanny, che assume il nome di Aspasia. Si tratta di una poesia anti-idillica, incentrata sul puro pensiero e priva di immagini sensibili. In essi, Leopardi esprime un pensiero duro e meno musicale rispetto agli Idilli.
La Ginestra o Il fiore del deserto
Questo componimento costituisce il testamento spirituale di Leopardi, nel quale ratifica il suo pessimismo. Inoltre, sono presenti le "Operette morali", testi in prosa che segnano il passaggio al pessimismo cosmico.
In sintesi, le opere più importanti di Leopardi presentano una varietà di tematiche filosofiche e esistenziali, con una predilezione per la natura lirica e un linguaggio più intimo e accurato. Leopardi riesce a trasmettere, attraverso le sue opere, un profondo pessimismo cosmico e una visione negativa della realtà e della vita.