Analisi di "Lavandare" di Giovanni Pascoli
Questa poesia di Pascoli dipinge un quadro malinconico della campagna autunnale, ricco di simbolismo. Il componimento si apre con l'immagine di un campo "mezzo grigio e mezzo nero" dove giace un aratro abbandonato, simbolo di un'azione interrotta e incompiuta.
Highlight: L'aratro abbandonato è il simbolo centrale della poesia, rappresentando solitudine e abbandono.
Il poeta descrive poi i suoni del paesaggio: lo sciabordare dell'acqua e il canto cadenzato delle lavandaie. Questi elementi sonori creano un'atmosfera di lentezza e malinconia.
Vocabulary: Sciabordare - il rumore dell'acqua che si muove dolcemente.
Nell'ultima strofa, il vento soffia e fa cadere le foglie come neve. Qui il poeta si rivolge direttamente a qualcuno che è partito, paragonando la condizione di chi è rimasto a quella dell'aratro abbandonato nel campo.
Quote: "Quando partisti, come son rimasta! / Come l'aratro in mezzo alla maggese."
La struttura della poesia combina forme tradizionali: due terzine di endecasillabi seguite da un distico, richiamando la forma del madrigale. Pascoli incorpora anche elementi dello stornello marchigiano, dando un tocco popolare al componimento.
Definition: Maggese - campo lasciato a riposo per arricchirlo di sostanze nutritive.
L'approccio di Pascoli in "Lavandare" è fortemente impressionistico, mescolando percezioni oggettive e soggettive per creare un'immagine simbolica della solitudine e dell'abbandono. La poesia può essere vista come un dipinto a parole, con ampie pennellate che evocano emozioni profonde.
Example: L'uso di immagini come il campo arato, l'aratro abbandonato e le foglie che cadono crea un'atmosfera autunnale di malinconia e attesa.
"Lavandare" è un esempio eccellente della poetica del "fanciullino" di Pascoli, dove la percezione del mondo attraverso gli occhi di un bambino si fonde con una profonda comprensione simbolica della realtà.