Il conflitto interiore e la costrizione
Durante l'adolescenza, il comportamento di Gertrude divenne sempre più contraddittorio: a volte dispettosa, altre volte in cerca di amicizia. In un momento di confusione, spinta con l'inganno dalle monache, firmò la richiesta per diventare suora, pentendosene subito dopo.
Secondo le regole, prima di prendere i voti avrebbe dovuto trascorrere un mese fuori dal convento. Gertrude scrisse al padre una lettera manifestando la sua volontà di non farsi monaca, ma non ricevette risposta. Fu invece convocata dalla badessa che le comunicò solo la collera del principe.
Il rapporto tra padre e figlia è il nucleo centrale della vicenda. Il principe utilizza minacce, lusinghe, falsità e ipocrisia per raggiungere i propri scopi, mentre Gertrude è paralizzata dalla paura e dalla soggezione. Nonostante tutto, esiste tra loro un affetto distorto: Gertrude prova sollievo e tenerezza solo quando vede il padre contento di lei.
💡 Curiosità: Il personaggio della Monaca di Monza è ispirato a una figura realmente esistita, Virginia de Leyva, coinvolta in uno scandalo nella Milano del XVII secolo!
Durante il suo periodo a casa, Gertrude iniziò una corrispondenza con un giovane paggio. Quando il padre lo scoprì, la rinchiuse in camera e allontanò il ragazzo dal palazzo. In quei giorni di isolamento, provò vergogna, dolore e paura, iniziando a vedere il monastero come un rifugio dove almeno si sentiva valorizzata. Decise quindi di scrivere una lettera al padre, mostrandosi disponibile a farsi monaca pur di ottenere il suo perdono.