L'amore cortese: quando l'amore diventa arte
Nel sud della Francia fiorisce qualcosa di completamente nuovo: la lirica trobadorica. Qui l'amore non è più solo passione, ma diventa fin'amor (amore puro), un sentimento raffinato e spirituale che eleva l'animo.
Il rapporto tra il poeta e la dama riproduce quello vassallatico: il poeta si mette al servizio della signora sposata, dichiarando un amore gentile e discreto. Usa pseudonomi come "madonna" o "midons" per non rivelare mai l'identità della donna amata.
Andrea Cappellano codifica queste regole nel "De amore", descrivendo come l'amore nasca dalla vista, colpisca il cuore e aiuti l'uomo a perfezionarsi. Guglielmo d'Aquitania, primo grande trobadore, nella sua poesia "Come il ramo del biancospino" paragona l'attesa dell'amore al fiore che si chiude di notte e si apre al sole.
L'amore cortese non è solo sentimento, ma un vero e proprio codice di comportamento che influenzerà tutta la letteratura europea successiva, arrivando fino a Dante e Petrarca.
Punto chiave: L'amore cortese trasforma il desiderio in arte poetica, creando un modello che durerà per secoli!