La Sera del Dì di Festa: Poesia dell'Esclusione
Questo primo idillio (primavera 1820) nasce dall'esperienza personale di Leopardi a Recanati. Il poeta si sente escluso dalle gioie giovanili e medita sulla fugacità del tempo.
La parafrasi rivela il nucleo emotivo: mentre tutti dormono dopo una giornata festiva, il poeta veglia tormentato. La donna amata dorme serena, ignara del dolore che ha causato. Il canto notturno di un artigiano che torna a casa diventa simbolo della caducità di ogni cosa umana.
Il ricordo dell'infanzia chiude il cerchio: anche da bambino, finita la festa, il poeta restava sveglio angosciato, sentendo gli stessi canti notturni che ora lo commuovono da adulto.
Struttura: 46 endecasillabi sciolti che alternano descrizione serena (la notte) e inquietudine interiore (l'io lirico), creando un contrasto emotivo potentissimo.
Chiave di lettura: Il poeta non partecipa mai alla festa, la osserva sempre dall'esterno - metafora perfetta della sua condizione esistenziale.