La vita e i viaggi di Leopardi
Finalmente nel 1822 Leopardi riesce a lasciare Recanati per andare a Roma da uno zio. Ma anche qui rimane deluso: la capitale lo annoia con i suoi salotti mondani e la vita culturale mediocre.
Tra il 1825 e il 1828 gira l'Italia: Milano, Bologna, Firenze, Pisa. A Pisa sta meglio grazie al clima mite e all'affetto degli amici, e ricomincia a scrivere poesie. Nel 1830 si stabilisce a Firenze, dove diventa una star della scena culturale e conosce persino Manzoni.
Nel 1833 si trasferisce a Napoli con l'amico Antonio Ranieri, sperando che il clima lo aiuti. Ma l'ambiente napoletano non gli piace per niente. Nel 1836, per sfuggire al colera, si rifugia a Torre del Greco, dove scrive la sua ultima grande opera: "La Ginestra".
Leopardi muore a Napoli nel 1837, a soli 39 anni. La sua vita breve ma intensa ci ha lasciato alcune delle poesie più belle della letteratura italiana.
💡 Da sapere: Durante tutti questi viaggi, Leopardi continua a scrivere il suo diario personale, lo "Zibaldone", pieno di pensieri e riflessioni che ci aiutano a capire la sua mente geniale.