Il Predicato: Cosa Dice del Soggetto
Ogni volta che scrivi una frase, il predicato è la parte che racconta cosa succede al soggetto. È come il cuore pulsante della frase: dice se il soggetto compie un'azione, la subisce, oppure descrive com'è fatto.
Il predicato è sempre formato da un verbo che deve andare d'accordo con il soggetto. Se il soggetto è singolare, anche il verbo lo sarà, e viceversa. È una regola che probabilmente conosci già senza accorgertene!
Esistono due tipi principali di predicato: verbale e nominale. La differenza è più semplice di quanto sembri e una volta che la capisci, non la dimenticherai più.
💡 Trucco per ricordare: Il predicato è come un reporter che racconta sempre qualcosa sul soggetto della frase!
Predicato Verbale: Quando l'Azione è Protagonista
Quasi tutti i verbi formano un predicato verbale. Corri, mangi, studi, dormi - tutti questi sono predicati verbali perché esprimono un'azione vera e propria.
Anche il verbo "essere" può essere predicato verbale! Questo succede quando significa "stare", "trovarsi" o "esistere". Per esempio: "Mario è a scuola" oppure "Ci sono dei biscotti in cucina".
I verbi servili (dovere, potere, volere) e fraseologici (stare per, iniziare a) formano insieme al verbo all'infinito un unico predicato verbale.
Predicato Nominale: Essere + Qualcosa
Il predicato nominale è formato dal verbo essere (chiamato copula) più un nome o un aggettivo. È come una formula matematica: essere + nome/aggettivo = predicato nominale.
"Luca è simpatico", "Maria è dottoressa" - in questi casi il verbo essere fa da collegamento tra il soggetto e ciò che lo descrive. La parte che descrive si chiama parte nominale.
La parte nominale può essere anche un pronome, un avverbio o perfino un verbo all'infinito usato come nome. L'importante è che ci sia sempre il verbo essere che fa da "colla".