Le opere: una visione rivoluzionaria dell'amore
Cavalcanti scrisse 52 componimenti, tra cui spicca la canzone "Donna me prega", considerata il manifesto della sua poetica. Questo testo difficilissimo presenta una visione negativa dell'amore completamente innovativa: l'amore non è più gioia, ma diventa una forza oscura che provoca paura, angoscia e sofferenza.
Nella sua poesia, la donna resta sempre irraggiungibile e misteriosa. Il dramma si svolge tutto nell'animo dell'amante, che vive una dolorosa scissione interiore che può portare fino alla morte. È una concezione materialista che si allontana dall'ideale cortese tradizionale.
Il sonetto "Chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira" rappresenta perfettamente il suo stile. Qui la donna è descritta come una creatura angelica, quasi divina, di cui è impossibile parlare con parole adeguate. Cavalcanti usa il tema dell'ineffabilità: la bellezza femminile è così alta che la mente umana non riesce a comprenderla completamente.
💡 Curiosità: Il tema dell'ineffabilità che Cavalcanti sviluppa qui diventerà fondamentale nel Paradiso di Dante!