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Giovanni Verga: Vita e Opere per Bambini - Riassunto Facile

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Giovanni Verga: Vita e Opere per Bambini - Riassunto Facile
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Carlotta Calandrini

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Giovanni Verga: vita e opere principali del grande scrittore verista italiano. Dalla formazione in Sicilia al successo dei romanzi preveristi, fino alla svolta verista con capolavori come "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo". Un'analisi della poetica e della tecnica narrativa di Verga, basata sull'impersonalità e sulla rappresentazione oggettiva della realtà.

• Nato a Catania nel 1840 da una famiglia benestante
• Formazione irregolare, influenzato dalla letteratura francese
• Trasferimento a Firenze (1865) e poi a Milano (1872)
• Svolta verista nel 1878 con il racconto "Rosso Malpelo"
• Ritorno definitivo in Sicilia nel 1893
• Morte a Catania nel 1922

29/9/2022

1742

GIOVANNI VERGA
(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
1) LA VITA
Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di

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Poetica e tecnica narrativa del Verga verista

La poetica e la tecnica narrativa di Giovanni Verga nel suo periodo verista si basano su principi fondamentali che rivoluzionarono il modo di scrivere dell'autore. Al centro di questa nuova concezione letteraria c'è il concetto di impersonalità.

Definizione: L'impersonalità nella narrativa verista consiste nel raccontare i fatti senza l'intervento diretto dell'autore, lasciando che la storia sembri raccontarsi da sé.

Secondo Verga, la rappresentazione artistica deve possedere "l'efficacia dell'essere stato", ovvero deve conferire al racconto l'impronta di qualcosa realmente accaduto. Per raggiungere questo obiettivo, lo scrittore deve "eclissarsi", cioè non deve comparire nel racconto con le sue reazioni soggettive, le sue riflessioni o le sue spiegazioni, come avveniva nella narrativa tradizionale.

Citazione: Verga affermava che l'autore deve "mettersi nella pelle" dei suoi personaggi, "vedere le cose coi loro occhi ed esprimerle colle loro parole".

L'autore deve quindi immedesimarsi completamente nei suoi personaggi, vedendo il mondo attraverso i loro occhi e esprimendosi con il loro linguaggio. In questo modo, la mano dell'autore "rimarrà assolutamente invisibile" nell'opera, al punto che l'opera stessa sembrerà "essersi fatta da sé".

Highlight: La tecnica dell'impersonalità di Verga mira a creare l'illusione che la storia si racconti da sola, senza l'intervento dell'autore.

Questa tecnica narrativa rappresenta una rottura significativa con la tradizione letteraria precedente, in cui l'autore spesso interveniva direttamente nel racconto con commenti e giudizi. L'obiettivo di Verga è quello di creare una rappresentazione il più possibile oggettiva e fedele della realtà, lasciando che i fatti e i personaggi parlino da sé.

Vocabolario: La "regressione" è una tecnica narrativa utilizzata da Verga, in cui l'autore adotta il punto di vista e il linguaggio dei suoi personaggi.

Attraverso questa nuova tecnica narrativa, Verga riesce a dare voce a personaggi e ambienti fino ad allora poco rappresentati nella letteratura italiana, come i pescatori siciliani de "I Malavoglia" o i minatori di "Rosso Malpelo", creando opere di straordinaria potenza espressiva e realismo.

GIOVANNI VERGA
(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
1) LA VITA
Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di

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La svolta verista di Giovanni Verga

Nel 1878, dopo un silenzio di tre anni, Giovanni Verga pubblicò il racconto "Rosso Malpelo", segnando una svolta decisiva nella sua carriera letteraria. Questo racconto si discostava nettamente dalla sua produzione precedente sia per i temi trattati che per il linguaggio utilizzato.

Highlight: "Rosso Malpelo" è considerato il punto di svolta nella carriera di Verga, segnando il suo passaggio al Verismo.

"Rosso Malpelo" narra la storia di un giovane garzone di miniera che vive in un ambiente duro e disumano. Il racconto è caratterizzato da un linguaggio nudo e scabro che riproduce il modo di raccontare tipico della narrazione popolare. Questa è la prima opera della nuova maniera verista di Verga, ispirata a una rigorosa impersonalità.

Esempio: In "Rosso Malpelo", Verga abbandona il linguaggio aulico dei suoi romanzi precedenti per adottare uno stile più vicino al parlato popolare.

La svolta verista di Verga non va interpretata in senso moralistico, come un rifiuto degli ambienti eleganti e mondani descritti nei suoi romanzi precedenti. Al contrario, Verga si propone di studiare tutti gli strati della società con gli strumenti più incisivi di cui si è impadronito. Le "basse sfere" non sono che il punto di partenza del suo studio dei meccanismi della società.

Vocabolario: Il Verismo è una corrente letteraria che si propone di rappresentare la realtà in modo oggettivo, senza interventi o giudizi dell'autore.

L'approdo al Verismo è il risultato di una chiarificazione progressiva di propositi già radicati nel pensiero di Verga: la concezione materialistica della realtà e l'impersonalità. Questi elementi, già presenti in nuce nelle opere precedenti, trovano piena espressione nella sua produzione verista.

GIOVANNI VERGA
(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
1) LA VITA
Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di

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La vita di Giovanni Verga

Giovanni Verga, uno dei più importanti scrittori italiani, nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di ricchi proprietari terrieri. La sua formazione fu irregolare: studiò con maestri privati e si iscrisse alla facoltà di legge, che però abbandonò per dedicarsi al giornalismo politico. A differenza di altri autori dell'epoca, Verga non ebbe una profonda cultura classica, ma fu influenzato soprattutto dalla letteratura francese moderna.

Highlight: La formazione di Verga fu atipica per un letterato dell'epoca, basandosi più sulla letteratura francese contemporanea che sui classici.

Nel 1865 Verga lasciò la Sicilia per trasferirsi a Firenze, allora capitale del Regno d'Italia. Questo segnò l'inizio del suo distacco dalla provincia natale. Nel 1872 si spostò a Milano, dove entrò in contatto con gli ambienti della Scapigliatura, movimento artistico-letterario dell'epoca.

Definizione: La Scapigliatura fu un movimento culturale sviluppatosi in Italia, specialmente a Milano, nella seconda metà dell'Ottocento, caratterizzato da una forte opposizione ai valori borghesi e al conformismo.

Il 1878 rappresentò una svolta fondamentale nella carriera di Verga, con la pubblicazione del racconto "Rosso Malpelo", che segnò il suo passaggio al Verismo. Nel 1889 pubblicò il romanzo "Mastro-don Gesualdo", seconda opera del suo "Ciclo dei Vinti".

Vocabolario: Il Verismo è una corrente letteraria italiana di fine Ottocento, ispirata al Naturalismo francese, che si propone di rappresentare la realtà in modo oggettivo e impersonale.

Nel 1893 Verga tornò definitivamente a Catania, dove si chiuse in un progressivo silenzio creativo. Le sue posizioni politiche divennero sempre più conservatrici: fu interventista durante la Prima Guerra Mondiale e si schierò con i nazionalisti nel dopoguerra. Morì nel gennaio 1922, poco prima dell'ascesa del fascismo.

GIOVANNI VERGA
(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
1) LA VITA
Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di

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I romanzi preveristi di Giovanni Verga

La produzione significativa di Giovanni Verga iniziò con i romanzi scritti a Firenze e Milano, prima della sua svolta verista. Questi lavori, ancora influenzati dal romanticismo, si concentravano su passioni complesse e violente di personaggi d'alto rango sociale.

A Catania, Verga pubblicò "Una peccatrice", un romanzo fortemente autobiografico che narra la storia di un intellettuale siciliano di modeste origini che raggiunge il successo, ma vede sfiorire l'amore per la donna dei suoi sogni, portandola al suicidio.

Esempio: "Una peccatrice" riflette le esperienze personali di Verga e il suo rapporto con la società siciliana dell'epoca.

A Firenze, completò "Storia di una capinera", un romanzo sentimentale che racconta di un amore impossibile e di una monacazione forzata. Quest'opera gli assicurò un notevole e duraturo successo.

A Milano, Verga scrisse "Eva", la storia di un giovane pittore siciliano che sacrifica le sue ambizioni artistiche per l'amore di una ballerina, simbolo della corruzione della società. Questo romanzo riflette temi cari alla Scapigliatura, come la critica alla società borghese e capitalista.

Highlight: I romanzi preveristi di Verga, pur diversi dalle sue opere successive, già mostrano una critica alla società e un interesse per le passioni umane.

Seguirono "Eros" e "Tigre reale", romanzi che esplorano passioni mondane e personaggi corrotti dalla società. Questi lavori confermarono il successo di Verga e furono accolti dalla critica come esempi di "realismo".

Citazione: La critica dell'epoca definì i romanzi preveristi di Verga come esempi di "realismo", anticipando la sua futura evoluzione verso il Verismo.

Questi romanzi, scritti in un linguaggio spesso enfatico ed emotivo, sono ancora lontani dal modello del Naturalismo francese che influenzerà le opere successive di Verga.

GIOVANNI VERGA
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Giovanni Verga: vita e opere principali del grande scrittore verista italiano. Dalla formazione in Sicilia al successo dei romanzi preveristi, fino alla svolta verista con capolavori come "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo". Un'analisi della poetica e della tecnica narrativa di Verga, basata sull'impersonalità e sulla rappresentazione oggettiva della realtà.

• Nato a Catania nel 1840 da una famiglia benestante
• Formazione irregolare, influenzato dalla letteratura francese
• Trasferimento a Firenze (1865) e poi a Milano (1872)
• Svolta verista nel 1878 con il racconto "Rosso Malpelo"
• Ritorno definitivo in Sicilia nel 1893
• Morte a Catania nel 1922

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Poetica e tecnica narrativa del Verga verista

La poetica e la tecnica narrativa di Giovanni Verga nel suo periodo verista si basano su principi fondamentali che rivoluzionarono il modo di scrivere dell'autore. Al centro di questa nuova concezione letteraria c'è il concetto di impersonalità.

Definizione: L'impersonalità nella narrativa verista consiste nel raccontare i fatti senza l'intervento diretto dell'autore, lasciando che la storia sembri raccontarsi da sé.

Secondo Verga, la rappresentazione artistica deve possedere "l'efficacia dell'essere stato", ovvero deve conferire al racconto l'impronta di qualcosa realmente accaduto. Per raggiungere questo obiettivo, lo scrittore deve "eclissarsi", cioè non deve comparire nel racconto con le sue reazioni soggettive, le sue riflessioni o le sue spiegazioni, come avveniva nella narrativa tradizionale.

Citazione: Verga affermava che l'autore deve "mettersi nella pelle" dei suoi personaggi, "vedere le cose coi loro occhi ed esprimerle colle loro parole".

L'autore deve quindi immedesimarsi completamente nei suoi personaggi, vedendo il mondo attraverso i loro occhi e esprimendosi con il loro linguaggio. In questo modo, la mano dell'autore "rimarrà assolutamente invisibile" nell'opera, al punto che l'opera stessa sembrerà "essersi fatta da sé".

Highlight: La tecnica dell'impersonalità di Verga mira a creare l'illusione che la storia si racconti da sola, senza l'intervento dell'autore.

Questa tecnica narrativa rappresenta una rottura significativa con la tradizione letteraria precedente, in cui l'autore spesso interveniva direttamente nel racconto con commenti e giudizi. L'obiettivo di Verga è quello di creare una rappresentazione il più possibile oggettiva e fedele della realtà, lasciando che i fatti e i personaggi parlino da sé.

Vocabolario: La "regressione" è una tecnica narrativa utilizzata da Verga, in cui l'autore adotta il punto di vista e il linguaggio dei suoi personaggi.

Attraverso questa nuova tecnica narrativa, Verga riesce a dare voce a personaggi e ambienti fino ad allora poco rappresentati nella letteratura italiana, come i pescatori siciliani de "I Malavoglia" o i minatori di "Rosso Malpelo", creando opere di straordinaria potenza espressiva e realismo.

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(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
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Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di

La svolta verista di Giovanni Verga

Nel 1878, dopo un silenzio di tre anni, Giovanni Verga pubblicò il racconto "Rosso Malpelo", segnando una svolta decisiva nella sua carriera letteraria. Questo racconto si discostava nettamente dalla sua produzione precedente sia per i temi trattati che per il linguaggio utilizzato.

Highlight: "Rosso Malpelo" è considerato il punto di svolta nella carriera di Verga, segnando il suo passaggio al Verismo.

"Rosso Malpelo" narra la storia di un giovane garzone di miniera che vive in un ambiente duro e disumano. Il racconto è caratterizzato da un linguaggio nudo e scabro che riproduce il modo di raccontare tipico della narrazione popolare. Questa è la prima opera della nuova maniera verista di Verga, ispirata a una rigorosa impersonalità.

Esempio: In "Rosso Malpelo", Verga abbandona il linguaggio aulico dei suoi romanzi precedenti per adottare uno stile più vicino al parlato popolare.

La svolta verista di Verga non va interpretata in senso moralistico, come un rifiuto degli ambienti eleganti e mondani descritti nei suoi romanzi precedenti. Al contrario, Verga si propone di studiare tutti gli strati della società con gli strumenti più incisivi di cui si è impadronito. Le "basse sfere" non sono che il punto di partenza del suo studio dei meccanismi della società.

Vocabolario: Il Verismo è una corrente letteraria che si propone di rappresentare la realtà in modo oggettivo, senza interventi o giudizi dell'autore.

L'approdo al Verismo è il risultato di una chiarificazione progressiva di propositi già radicati nel pensiero di Verga: la concezione materialistica della realtà e l'impersonalità. Questi elementi, già presenti in nuce nelle opere precedenti, trovano piena espressione nella sua produzione verista.

GIOVANNI VERGA
(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
1) LA VITA
Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di

La vita di Giovanni Verga

Giovanni Verga, uno dei più importanti scrittori italiani, nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di ricchi proprietari terrieri. La sua formazione fu irregolare: studiò con maestri privati e si iscrisse alla facoltà di legge, che però abbandonò per dedicarsi al giornalismo politico. A differenza di altri autori dell'epoca, Verga non ebbe una profonda cultura classica, ma fu influenzato soprattutto dalla letteratura francese moderna.

Highlight: La formazione di Verga fu atipica per un letterato dell'epoca, basandosi più sulla letteratura francese contemporanea che sui classici.

Nel 1865 Verga lasciò la Sicilia per trasferirsi a Firenze, allora capitale del Regno d'Italia. Questo segnò l'inizio del suo distacco dalla provincia natale. Nel 1872 si spostò a Milano, dove entrò in contatto con gli ambienti della Scapigliatura, movimento artistico-letterario dell'epoca.

Definizione: La Scapigliatura fu un movimento culturale sviluppatosi in Italia, specialmente a Milano, nella seconda metà dell'Ottocento, caratterizzato da una forte opposizione ai valori borghesi e al conformismo.

Il 1878 rappresentò una svolta fondamentale nella carriera di Verga, con la pubblicazione del racconto "Rosso Malpelo", che segnò il suo passaggio al Verismo. Nel 1889 pubblicò il romanzo "Mastro-don Gesualdo", seconda opera del suo "Ciclo dei Vinti".

Vocabolario: Il Verismo è una corrente letteraria italiana di fine Ottocento, ispirata al Naturalismo francese, che si propone di rappresentare la realtà in modo oggettivo e impersonale.

Nel 1893 Verga tornò definitivamente a Catania, dove si chiuse in un progressivo silenzio creativo. Le sue posizioni politiche divennero sempre più conservatrici: fu interventista durante la Prima Guerra Mondiale e si schierò con i nazionalisti nel dopoguerra. Morì nel gennaio 1922, poco prima dell'ascesa del fascismo.

GIOVANNI VERGA
(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
1) LA VITA
Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di

I romanzi preveristi di Giovanni Verga

La produzione significativa di Giovanni Verga iniziò con i romanzi scritti a Firenze e Milano, prima della sua svolta verista. Questi lavori, ancora influenzati dal romanticismo, si concentravano su passioni complesse e violente di personaggi d'alto rango sociale.

A Catania, Verga pubblicò "Una peccatrice", un romanzo fortemente autobiografico che narra la storia di un intellettuale siciliano di modeste origini che raggiunge il successo, ma vede sfiorire l'amore per la donna dei suoi sogni, portandola al suicidio.

Esempio: "Una peccatrice" riflette le esperienze personali di Verga e il suo rapporto con la società siciliana dell'epoca.

A Firenze, completò "Storia di una capinera", un romanzo sentimentale che racconta di un amore impossibile e di una monacazione forzata. Quest'opera gli assicurò un notevole e duraturo successo.

A Milano, Verga scrisse "Eva", la storia di un giovane pittore siciliano che sacrifica le sue ambizioni artistiche per l'amore di una ballerina, simbolo della corruzione della società. Questo romanzo riflette temi cari alla Scapigliatura, come la critica alla società borghese e capitalista.

Highlight: I romanzi preveristi di Verga, pur diversi dalle sue opere successive, già mostrano una critica alla società e un interesse per le passioni umane.

Seguirono "Eros" e "Tigre reale", romanzi che esplorano passioni mondane e personaggi corrotti dalla società. Questi lavori confermarono il successo di Verga e furono accolti dalla critica come esempi di "realismo".

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Questi romanzi, scritti in un linguaggio spesso enfatico ed emotivo, sono ancora lontani dal modello del Naturalismo francese che influenzerà le opere successive di Verga.

GIOVANNI VERGA
(Vizzini, 2 settembre 1840 - Catania, 27 gennaio 1922)
1) LA VITA
Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di
GIOVANNI VERGA
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