Giovanni Pascoli è nato a San Mauro di Romagna nel 1855. Durante la sua infanzia ha subito un tragico trauma: suo padre venne assassinato e il delitto rimase irrisolto. Grazie a una borsa di studio, nel 1873 poté frequentare la facoltà di lettere dell'Università di Bologna, dove entrò in contatto con ambienti anarchici e partecipò a manifestazioni contro il ministro dell'istruzione, venendo privato della sua borsa di studio. Successivamente aderì al socialismo per l'ingiustizia subita, venendo arrestato nel 1879 e tenuto in carcere per tre mesi con l'accusa di sovversione. In seguito, abbandonò i suoi atteggiamenti ribelli e si rassegnò all'infelicità. Nel 1882 iniziò la sua carriera di insegnante di greco e latino nei licei. Insegnò all'Università di Messina, a Pisa e infine a Bologna, dove sostituì Carducci e dove morì nel 1912.
La sua prima raccolta di poesie, Myricae, fu pubblicata nel 1891. Altra raccolta importante è I canti di Castelvecchio, scritta nel 1903, che presenta uno stile molto pessimista, così come I poemi conviviali del 1904.
Le opere di Pascoli sono caratterizzate da una concezione pessimistica poetica del decadentismo, secondo cui la realtà non deve essere spiegata in modo razionale, ma solo attraverso la sensibilità. Questo tipo di stile è chiamato poetica del fanciullino, che consiste nel cogliere piccole parti della natura e trasformarle in simboli. La morte del padre è il motivo principale per cui Pascoli è così tragico e pessimista.
Le opere di Pascoli sono caratterizzate dall'uso della musicalità delle parole e dall'onomatopea, che riproduce suoni della natura. Spesso utilizza versi brevi e sintassi molto semplice, non solo termini ricercati ma anche parole di uso quotidiano, termini tecnici e scientifici e parole straniere: per questo possiamo definire le sue opere caratterizzate da plurilinguismo.
Il decadentismo è un movimento nato in Francia intorno al 1880, indicando in senso dispregiativo gli artisti anticonformisti che rifiutano l'evoluzione e cercano nelle loro opere la verità nascosta dietro ogni cosa. La funzione di un poeta del decadentismo è quella di cercare l'anima degli eventi.
In breve, Giovanni Pascoli è stato un poeta italiano vissuto tra il 1855 e il 1912, le cui opere sono caratterizzate da uno stile poetico decadente e pessimista, influenzato dalla tragedia personale della morte del padre.
