Il pessimismo storico e "L'infinito" (1819-1824)
In questo periodo Leopardi sviluppa il pessimismo storico: รจ convinto che l'infelicitร sia intrinseca all'uomo, ma crede che gli antichi, piรน vicini alla natura, fossero piรน felici di noi moderni.
"L'infinito" รจ il capolavoro di questa fase. Il poeta, seduto sul colle Tabor vicino a Recanati, immagina spazi infiniti oltre la siepe che gli blocca la vista. L'immaginazione diventa l'unico modo per superare i limiti della realtร .
La poesia รจ costruita su una dicotomia fondamentale: finito (questo, quello, siepe, colle) contro infinito (spazi interminati, sovrumani silenzi). Gli endecasillabi sciolti e gli enjambements mimano questo superamento dei confini.
Il viaggio a Roma del 1822 segna una svolta: Leopardi si rende conto che nemmeno il passato era migliore. Nasce cosรฌ il rifiuto della poesia e il passaggio alla prosa filosofica delle Operette morali, inaugurando una nuova fase del suo pensiero.
๐ก Chiave di lettura: L'immaginazione รจ vista positivamente come fuga dai limiti, ma presto anche questa illusione crollerร .