La lezione sulla volontà divina
Piccarda risponde con una delle frasi più famose dell'intera Commedia: "E 'n la sua volontade è nostra pace". Spiega che la loro volontà è "quieta" dalla carità - non desiderano altro se non quello che hanno, perché è quello che Dio vuole per loro.
Il concetto è rivoluzionario: ogni luogo del cielo è paradiso, anche se la grazia divina non "piove" allo stesso modo ovunque. Le anime beate non hanno invidia o desiderio di altro perché la loro volontà coincide perfettamente con quella di Dio.
Piccarda racconta poi di Santa Chiara, fondatrice delle clarisse, che lei aveva scelto di seguire. Presenta anche Costanza d'Altavilla, imperatrice che subì lo stesso destino - fu costretta a lasciare il convento per sposarsi.
Alla fine del canto, le anime svaniscono cantando l'Ave Maria, come oggetti che affondano nell'acqua. Dante si volge verso Beatrice, ma la sua luce è così intensa che inizialmente non riesce a guardarla.
Messaggio centrale: La vera pace viene dall'allineare la propria volontà con quella di Dio, non dal desiderare sempre di più.