La Tolomea - I traditori degli ospiti
I giorni passano nella torre e i figli, sempre più deboli, offrono i loro corpi al padre perché si nutra. Uno dopo l'altro muoiono: prima Gaddo, poi gli altri. Ugolino stesso morirà di fame dopo aver visto perire tutti i suoi cari.
Terminato il racconto, Ugolino riprende a mordere furiosamente la testa di Ruggieri. Dante lancia una feroce invettiva contro Pisa, augurandosi che la città venga sommersa dalle acque per punire l'ingiustizia commessa contro gli innocenti.
I due poeti si spostano nella terza zona, la Tolomea, dove sono puniti i traditori degli ospiti. Questi dannati sono immersi nel ghiaccio in posizione supina, con il volto rivolto verso l'alto. Le loro lacrime si congelano formando una lastra di ghiaccio sugli occhi, impedendo loro persino di piangere.
Qui incontrano Frate Alberigo, che chiede a Dante di togliergli il ghiaccio dagli occhi. Il poeta promette di aiutarlo in cambio del nome, ma poi non mantiene la parola data - un gesto che dimostra quanto anche l'ospitalità tradita meriti il massimo disprezzo.
Curiosità: Nella Tolomea alcune anime arrivano all'Inferno mentre i loro corpi sono ancora vivi sulla Terra, posseduti da demoni!