I Promessi Sposi: il capolavoro italiano
Nel 1821 Manzoni decide di scrivere un romanzo storico che sia utile, verosimile e interessante per tutti. Si ispira ai romanzi di Walter Scott e a numerose fonti storiche per creare quello che diventerà il romanzo più famoso della letteratura italiana.
La vicenda si svolge in Lombardia tra il 1628 e il 1630, durante la dominazione spagnola. Manzoni critica il malgoverno spagnolo, ma in realtà si riferisce alla situazione contemporanea del dominio austriaco in Italia. Il romanzo ha una struttura precisa: si parte dal borgo capitoliI−VIII, si allarga a Milano IX−XXVII, fino ad abbracciare guerra, peste e carestia XXVIII−XXXVIII.
I personaggi hanno spesso nomi parlanti: Lucia da"lux"=luce porta la luce di Dio, Renzo da"travailler"=lavorare lavora di testa. Tutti i personaggi evolvono durante la storia, tranne Don Abbondio che rimane sempre lo stesso vigliacco.
La questione della lingua fu cruciale: Manzoni voleva raggiungere il maggior numero di lettori possibili. Impiegò 12 anni per riscrivere il romanzo in fiorentino, una lingua prestigiosa ma anche d'uso comune, creando così un modello linguistico per l'Italia unita.
Da ricordare: Il tema centrale è la Provvidenza divina che premia il bene e punisce il male, ma l'uomo deve collaborare attivamente con Dio!