La natura matrigna: promesse tradite
Qui arriva il colpo di scena che rende questa poesia così potente. Leopardi interrompe bruscamente i ricordi dolci per lanciare un'accusa durissima alla natura: "O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor?"
Silvia muore giovane di tubercolosi, senza vedere realizzati i suoi sogni. Non potrà mai innamorarsi, ricevere complimenti per la sua bellezza o chiacchierare d'amore con le amiche. La natura l'ha tradita, promettendole un futuro che non le ha mai dato.
Leopardi fa un paragone struggente tra sé e Silvia: anche le sue speranze sono morte, anche se in modo diverso. Non per malattia, ma perché crescendo si è reso conto che la vita non è quella che sognava da ragazzo.
L'immagine finale è fortissima: Silvia diventa simbolo della speranza tradita e con la mano indica la tomba, unico vero destino dell'umanità.
Nota bene: Non è una poesia d'amore! È una riflessione amara su come la natura inganni sempre le aspettative umane.